La moglie non passa l’esame per la patente: il marito la massacra

Una donna di 25 anni non aveva passato l'esame di guida per ottenere la patente, ma dopo essere tornata in macchina ed aver confessato la cosa al marito, la reazione dell'uomo è stata terrificante.

La moglie non passa l’esame per la patente: il marito la massacra

Non era riuscita a prendere la patente, e per questo è stata selvaggiamente picchiata fino alla fuga verso la libertà. E’ questa l’ultima vicenda di violenza domestica che arriva da Roè Volciano, in provincia di Brescia, dove una donna di 25 anni è stata brutalmente aggredita e vessa psicologicamente e fisicamente dal marito, come punizione per non avere passato l’esame di guida.

Lui, un 40enne di origini tunisine, stava aspettando la moglie in macchina a Salò mentre quest’ultima era intenta ad affrontare l’esame pratico per la patente, e quando questa è risalita sul mezzo a prova terminata le notizie che portava non erano buone. L’istruttore, infatti, l’aveva bocciata.

Ma anziché tentare di confortarla, l’uomo ha reagito con violenza inaudita iniziando a picchiare la 25enne come punizione per non essere riuscita a passare l’esame di pratica. Una furia cieca e terribile, che però non si è fermata al pestaggio in macchina.

Una volta che i due sono giunti a casa, a Roè Volciano, il marito ha infatti continuato a picchiare la ragazza in maniera sempre più violenta, fino a quando quest’ultima, mossa dall’istinto di sopravvivenza, non è infine riuscita a sfuggire al massacro prima che potesse accadere l’irreparabile.

La 25enne è riuscita a quel punto a chiedere aiuto, e poco più tardi si sono precipitati sul posto i carabinieri che hanno arrestato il suo carnefice. Agli inquirenti la ragazza ha poi confessato che non si è trattato di un raptus o di un episodio sporadico: suo marito era incline alla violenza e fatti di quel genere erano all’ordine del giorno, a tal punto che il 40enne era addirittura arrivato a minacciare di darle fuoco.

Ma lei fino al giorno in cui è stata massacrata per non avere preso la patente non se l’era mai sentita di denunciarlo, probabilmente nella speranza – come purtroppo spesso accade in casi di maltrattamenti in famiglia di questo genere – che lui potesse cambiare.

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