La Lituania teme Putin e ripristina la leva obbligatoria

La Lituania teme che la Russia voglia riprendersi anche la zona che si affaccia sul Baltico e si rafforza. Ritorna in vigore la leva obbligatoria che vedrà espandere la forza armata lituana che teme l'arrivo della forza russa sul suo territorio come in Ucraina.

La Lituania teme Putin e ripristina la leva obbligatoria

Per molti secoli la forza armata russa ha sempre creato terrore e preoccupazione ai suoi vicini. La sua forza è pari solo, si pensa, a quella dell’esercito USA. Certo è che nei tempi recenti, le operazioni delle forze armate russe stanno avendo grande spazio nella cronaca, tra quello che accade in Ucraina e sempre in Crimea. Questo ha spaventato, non poco, la nazione lituana che ha voluto ripristinare il servizio di leva obbligatoria, al fine di avere un esercito più numeroso e pronto, in caso di invasione russa nel proprio territorio. Anche se oggi sempre impossibile, pare che Putin non nasconda la sua voglia di recuperare alcuni territori che molti russi pensano siano stati tolti senza ottimo motivo anni e anni fa.

Nel 2008 questo stato aveva pensato, giustamente, di abolire la leva obbligatoria e aveva raggiunto con lo scioglimento della URSS l’indipendenza. C’è da ricordare che la Lituania confina con l’enclave russa di Kaliningrad, dove a dicembre si sono effettuate delle esercitazioni con più di 9.000 uomini e più di 55 navi da guerra. La presidente Dalia Grybauskaite dice che questa misura, ovvero il ripristino della leva militare obbligatoria, è una misura resa necessaria anche da quello che sta accedendo in Ucraina. Il contesto geopolitico richiede misure come queste e nel modo più veloce possibile. Nei prossimi 5 anni, dunque, il servizio durerà 9 mesi per ogni cittadino e verranno arruolati circa 3500 cittadini lituani.

Ormai la crisi in Ucraina ha già innescato un balzo in aumento nelle spese militari nella zona dei paesi baltici, e in particolar modo quella lituana che ha visto violare lo spazio aereo da parte dei russi al fine di testare la difesa collettiva della Nato. Staremo a vedere che accadrà, certamente se la voglia di riprendere quello che era dell’antico impero russo è una delle intenzioni di Putin, c’è poco da star tranquilli!

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