Insegnante barese rischia l’ergastolo in Australia

Una 39enne originaria di Fasano (Brindisi), ma residente a Bari, fermata all’aeroporto di Melbourne con 5 chili di droga rischia il carcere a vita. L’udienza fissata per il prossimo 22 maggio

Insegnante barese rischia l’ergastolo in Australia

Rischia il carcere a vita un’insegnante di sostegno di una scuola superiore di Bari. E’ Elisa Salatino, 39 anni, originaria di Montalbano di Fasano, ma residente nel capoluogo pugliese. La donna, domenica scorsa, è stata fermata dalla polizia locale all’aeroporto di Melbourne in Australia, appena atterrata con un volo proveniente da Roma.

Durante il controllo ai raggi X del suo bagaglio, i poliziotti hanno scoperto un doppio fondo protetto con un pannello di compensato, che nascondeva diversi pacchetti di cocaina per un totale di circa 5 kg ed un valore stimato di un milione e centomila dollari australiani, circa 800 mila Euro. La notizia è stata riportata sul sito della polizia federale australiana.

La donna è stata subito arrestata ed è già comparsa davanti al Tribunale di primo grado australiano, che ha convalidato il fermo e ha fissato la prossima udienza per il 22 maggio. L’accusa è di “importazione e possesso di una quantità commerciale di droga soggetta a controllo di confine”, rischia l’ergastolo.

Nel frattempo in Italia, gli agenti della squadra mobile di Bari stanno cercando di ricostruire la vita della giovane insegnante, acquisendo informazioni sulla sua vita privata, considerato che trattasi di una persona incensurata e quindi insospettabile. La donna aveva preso alcuni giorni di permesso dalla scuola senza confidarne a nessuno il motivo.

Reduce da un matrimonio fallito dopo circa un anno, l’insegnante appariva ai suoi conoscenti come una persona abbastanza preoccupata, forse per la sua situazione economica, motivo che potrebbe averla spinta ad accettare la proposta di trasformarsi in corriere internazionale di droga. Da non scartare l’ipotesi anche, di qualcuno che abbia scambiato i bagagli, pensando che la donna passasse inosservata alle forze dell’ordine, visto che non aveva precedenti penali.

Intanto sul suo profilo Facebook si legge l’inizio di una relazione a fine gennaio, magari proprio con la persona che potrebbe averla portata a compiere questo gesto.

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