Immigrato si masturba sull’autobus ed eiacula addosso ad una ragazza: niente arresto

Un immigrato marocchino ha compiuto un plateale gesto di autoerotismo a bordo di un autobus, eiaculando con nonchalance addosso ad una giovane passeggera. Il giudice del tribunale di Torino ha dichiarato che si tratta solo di "atto osceno in luogo pubblico".

Immigrato si masturba sull’autobus ed eiacula addosso ad una ragazza: niente arresto

Masturbarsi su un autobus, eiaculando sui vestiti di un passeggero di sesso femminile, oggetto delle proprie fantasie sessuali, non è considerata violenza sessuale. A decidere ciò il giudice di Torino, Alessandra Cecchelli, la quale non ha ritenuto necessario accettare la richiesta di custodia cautelare in carcere, avanzata dal pubblico ministero, Andrea Padalino, nei confronti dell’uomo in questione.

Lo squilibrato marocchino, reo di aver eiaculato addosso ad una ragazza a bordo di un autobus, è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza del mezzo pubblico, mentre si masturbava quasi a contatto di una ragazza, la quale guardava fuori dal finestrino. La ragazza si è resa conto di avere gli indumenti sporchi di sperma soltanto quando il marocchino era già sceso dall’autobus.

Il maniaco è stato ripreso, seppur di spalle, dalle attente telecamere di sicurezza del mezzo pubblico. Chiaramente scossa e furiosa per l’accaduto, la ragazza vittima dell’atto osceno è stata aiutata e confortata sia dagli altri passeggeri che dagli agenti della Municipale.

Il depravato, autore dell’indecente gesto, dopo essere stato accompagnato al Comando di polizia per i rilievi fotodattiloscopici e l’espletamento di tutti i consueti atti di rito, non avendo precedenti penali a suo carico, è stato rilasciato e indagato in stato di libertà.

L’ordinanza emanata dal giudice recita ciò: “Nel racconto della donna non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento masturbatorio ipotizzato sia stato compiuto in appoggio alla gamba della passeggera”. Per cui, il giudice di Torino Alessandra Cecchelli ha dichiarato che è molto difficile considerare il gesto di autoerotismo compiuto dall’uomo come una vera e propria violenza sessuale, bensì può essere considerato soltanto come atto osceno in luogo pubblico.

Nessuna condanna e/o arresto per chi compie atti osceni in luogo pubblico, per via della depenalizzazione di questo reato, attuata dal d.lgs n.8 del 2015. Coloro che si appostano nei luoghi frequentati da bambini e/o giovani donne, con lo scopo di masturbarsi davanti ai loro occhi, non verranno penalizzati né tantomeno arrestati.

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