Il Papa si rivolge agli imprenditori: "Troppa precarietà tra i giovani"

Circa settemila imprenditori italiani hanno ascoltato le parole del Papa durante la prima storica udienza dei rappresentanti di Confindustria in Vaticano, cosa che non succedeva da ben 106 anni

Il Papa si rivolge agli imprenditori: "Troppa precarietà tra i giovani"

Lungo e articolato è stato ilo discorso che il Papa Francesco ha rivolto alla classe imprenditoriale italiana durante l’udienza svoltasi in Vaticano. I temi toccati dal pontefice hanno spaziato dalla insoddisfazione dei giovani per il lavoro precario al riconoscimento della professionalità e del merito dei lavoratori. In un’Italia così travagliata da giornalieri scandali e disonestà, il messaggio del Pontefice richiama gli imprenditori alla via della serietà, dell’onestà, del giusto riconoscimento del valore del lavoro in ogni suo aspetto.

E’ compito degli imprenditori dare fiducia al mondo giovanile così duramente provato in questi anni di crisi di lavoro e di identità. Ma, sostiene il Pontefice, non basta avere un lavoro per vedere riconosciuta la propria dignità di persona; bisogna che il lavoro sia ben remunerato e gratificante per consentire al lavoratore di realizzarsi anche nella vita privata, nella famiglia e nella società.

Da sempre Papa Francesco sostiene che i giovani sono la vera ricchezza del paese ed hanno il diritto di essere riconosciuti come forza portante del mondo del lavoro. Dal canto loro gli imprenditori devono perseguire la via dell’onestà e del giusto compromesso tra impegno e guadagno senza lasciarsi fuorviare da facili scorciatoie solo in prospettiva di guadagni immediati. Non deve essere il bieco capitalismo a guidare il loro operato ma la consapevolezza dell’importanza del loro ruolo nella vita sociale ed economica del paese.

Famiglia, anziani, giovani devono essere i capisaldi del rinnovamento del paese e solo valorizzando queste forze si potrà sperare di uscire dalla crisi nella quale oggi l’Italia è sprofondata.

Durante l’incontro più volte il Papa ha ribadito il concetto che non si può rinnovare e far risorgere la nostra società mantenendo la precarietà nel lavoro e privando i giovani di tutto ciò che un lavoro sicuro e stabile porta con se: casa, famiglia, successo. Ricordiamo che è la prima volta che i rappresenti di Confindustria si recano ad un’udienza Papale in Vaticano, cosa che non accadeva da oltre cento anni.

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