Il Ministero degli Esteri hackerato da Anonymous: diffusi diversi dati

"Voi fate spese folli e gli italiani pagano", una lettera di Anonymous avvisa dell'avvenuto hackeraggio del sito del Ministero degli Esteri. Nel mirino i rimborsi spese, con relativi dettagliati rendiconti della Farnesina.

Il Ministero degli Esteri hackerato da Anonymous: diffusi diversi dati

“A malapena potete gestire le porcate che riuscite a concepire nel vostro dominio: quello del ladrocinio legalizzato.” Così inizia la lettera rilasciata da Anonymous sul sito cyberguerrilla.org, indirizzata al Ministro Angelino Alfano e al Pubblico Ministero Eugenio Albamonte. Questa volta l’associazione di hacker Anonymous Italia ha preso di mira i dati del Ministero degli Esteri. Sono così finiti online email, rimborsi spese, e cifre pagate per consulenze e contratti. 

La fuga di notizie non sembra aver interessato dati particolarmente sensibili e, quindi, non ci sono potenziali minacce alla sicurezza nazionale. “Se il P.M. Albamonte facesse meglio il suo mestiere, considerato che lo paghiamo noi, assai più numeroso sarebbe il numero di esseri abietti assicurati alla Giustizia”. La lettera su cyberguerrilla.org continua appellando il PM come vile servo del potere. 

È stato annunciato un nuovo rilascio di file e dati privati della Farnesina nelle prossime ore. Il sistema violato è stato quello di Joomla, che si è dimostrato vulnerabile e non all’altezza dell’attacco hacker. Dopo i dovuti controlli e i riscontri tecnici, è stata confermata l’autenticità dei documenti pubblicati. L’attacco è stato motivato dalle continue spese folli del Ministero: “Vi divertite, noi paghiamo”, scrivono. “Nel frattempo, vogliate gradire la pubblicazione senza censura di parte dei dati sottratti dai vostri preziosi sistemi informatici“.

I dati e le informazioni rilasciate sono infatti per lo più conti del Ministero, reperibili sotto forma di file Excel. Si trovano quindi nomi e cognomi del personale di ambasciate e consolati, con relativi soldi e rimborsi, fatture e contratti a trattativa privata con altre aziende, tutto nel lasso di tempo che va dal 2012 ad oggi. Le cifre sommarie parlano di spese di milioni di euro. In sua difesa, il Ministero degli Esteri parla di un tentativo di hackeraggio ai danni della Farnesina.

In una nota stampa, è stato dichiarato che è stata già presentata una regolare denuncia e le indagini sono in corso. I tecnici del Ministero sono al lavoro per garantire il supporto necessario, e precisano che ogni rendiconto e ogni fattura della Farnesina viene regolarmente controllata dalla Ragioneria, in modo da soddisfare le legittime esigenze di funzionamento dell’amministrazione. 

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