Il gioiello storico artistico della ex caserma Pepe sta crollando

Fra le mura, nei cortili della ex caserma Pepe, decine di migliaia di veneti hanno fatto il servizio militare. Una mostra lancia l'allarme sullo stato di abbandono del pregiato immobile

Il gioiello storico artistico della ex caserma Pepe sta crollando

La caserma Guglielmo Pepe, storica “casa” del Reggimento Lagunari Serenissima, è abbandonata al suo declino, in un viluppo di rovi rampicanti, nonostante idee e progetti non siano mancati per il suo recupero e riutilizzo. La caserma, già Palazzo dei Soldati o quartiere generale al tempo della Repubblica di Venezia, è per i lagunari il manifesto del proprio glorioso passato militare.

La sua costruzione risale al 1591. Fu edificata in cinque anni, risolvendo il problema degli accasermamenti di cui il Lido, naturale baluardo di Venezia, necessitava da tempo. Al suo interno, trovarono posto i Fanti da Mar della Serenissima, i precursori dei corpi speciali e dei Lagunari, che ne furono la naturale prosecuzione in ambito militare. Numerosi lidensi, veneziani e veneti, hanno prestato il servizio militare presso la caserma Pepe.

L’ abbandono del Reggimento è avvenuto il 18 maggio del 1999. Da allora. l’incuria del plesso ha raggiunto livelli intollerabili. Penetrare all’interno della ex caserma è estremamente semplice: le porte sono state divelte, le reti di protezione sono assenti, i muri di cinta, in taluni punti, sono stati abbattuti. Una massa anonima e deleteria si è impadronita di quelle stanze storiche: tossicodipendenti, spacciatori, barboni in cerca di un riparo. Numerosi progetti (es. struttura alberghiera, centro studi) sono stati paventati per il suo recupero: mai attuati.

Gino Gabrieli racconta, tramite 34 foto in bianco e nero, il degrado che la cinge, dopo l’esser stata abbandonata al proprio destino. Immagini cariche di desolazione, capaci di sprigionare indignazione e rabbia.

La mostra sarà visibile fino a venerdì, presso la Galleria delle Cornici di via Sandro Gallo. Il primo esempio di caserma moderna al mondo attende, tristemente, quel recupero inattuato. Le foto ritraggono l’entrata monumentale ingabbiata in una cinta di vegetazione, i tetti che stanno crollando, la sporcizia. “Il progetto della mostra nasce nel senso della documentazione dello stato di degrado della caserma. Non tutti sono potuti entrare quel giorno a visitarla, e così ho voluto rendere conto a tanti di come questo bene sta andando allo sfascio“, dice Gabrieli.

La mostra, dal titolo “Progetti… degrado”, è l’urlo di dolore dei lidensi, spettatori impotenti dinnanzi alla disintegrazione di un patrimonio storico artistico. Gino Gabrieli continua dicendo che la zona di San Nicolò è sempre più fatiscente, con tanti negozi chiusi negli ultimi due anni, mentre l’ex campo dei Lagunari, l’ex Cral della Favorita, l’ospedale al Mare, il Ridotto austriaco, sono in stato di abbandono. 

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