I bambini scomparsi nel cuore di Papa Francesco

Giornata internazionale per i bambini scomparsi - Nell'udienza generale il Santo Padre, Papa Francesco, lancia un appello alle autorità religiose e civili perché si prendano a cuore le tante situazioni di bambini strappati all'affetto delle loro famiglie.

I bambini scomparsi nel cuore di Papa Francesco

La  “Giornata internazionale per i bambini scomparsi” è stata istituita nel 1983 per ricordare il piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979. Tale data quest’anno è coincisa con l’Udienza Generale del mercoledì in Piazza San Pietro e Papa Francesco non ha perso l’occasione per lanciare un appello: “E’ un dovere di tutti proteggere i bambini, soprattutto quelli esposti ad elevato rischio di sfruttamento, tratta e condotte devianti“. 

Purtroppo molti bambini sono costretti fin dalla tenera età alla criminalità, al lavoro nero e allo sfruttamento sessuale, spesso, purtroppo vengono sottratti con violenza alle loro famiglie.

Sembra che ogni anno scompaiano almeno 8 milioni di bambini, circa 22.000 bambini ogni giorno. Un fenomeno, questo, diffuso in tutto il mondo. Forse per culture diverse, ma molti Paesi non ritengono prioritario proteggere i bambini e non mettono in atto politiche atte a salvaguardarli. Per questo il Santo Padre, a cui il debole, il piccolo, il povero, non passa mai inosservato si fa portavoce: “Auspico che le autorità civili e religiose possano scuotere e sensibilizzare le coscienze per evitare l’indifferenza difronte al disagio di bambini soli, sfruttati e allonatanti dalle loro famiglie e dal loro contesto sociale“. T

utti, autorità civili e religiose, in sinergia devono impegnarsi per risolvere questo problema, affinchè non ci siano più “bambini che non possono crescere serenamente e guardare con speranza al futuro.

Bambini segnati da violenze e cattiverie non potranno guardare seneramente al futuro, non potranno mai “sognare” una vita  buona e bella da realizzare e vivere con dignità e libertà, com’è di diritto per ogni essere umano.

Ha invitato le autorità civili, ha chiamato in causa anche le autorità religiose, a Papa Francesco ora non resta altro che affidarsi a Dio e invitare tutti alla preghiera, quella  preghiera che smuove i cuori e li rende capaci di compassione: “Invito tutti alla preghiera affinchè ciascuno di essi sia restituito all’affetto dei propri cari“.

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