Genova, paga parcheggio ma lo multano lo stesso: "Non tornerò"

Un turista è stato multato a Genova per avere parcheggiato la propria automobile in piazza Paolo Da Novi, nonostante avesse regolarmente pagato il tagliando del parcheggio. Il presidente del Municipio: "Circostanza sfortunata".

Genova, paga parcheggio ma lo multano lo stesso: "Non tornerò"

Trovare parcheggio in città e vedersi multati per aver posteggiato l’automobile dopo aver pagato regolarmente il tagliando, può suonare come una beffa clamorosa. Ed è proprio questo quanto accaduto a Francesco Degli Innocenti, 62enne residente a Novara, nel corso di una visita a Genova. La vicenda dello sventurato automobilista, dirigente aziendale di origini fiorentine trapiantato nel capoluogo piemontese, è stata raccontata dal quodidiano genovese Il Secolo XIX.

Degli Innocenti si trovava in visita a Genova lo scorso venerdì 16 dicembre quando, in tarda serata, riuscì a trovare parcheggio presso piazza Paolo Da Novi. Il 62enne pagò regolarmente la sosta fino alle 10:00 della mattina successiva, ed andò a dormire in tutta tranquillità.

Il giorno seguente però, quando l’uomo raggiunse la propria automobile, trovò sul parabrezza una sorpresa decisamente spiacevole: una multa di circa 28 euro. Non un’enormità beninteso, ciononostante Degli Innocenti è andato su tutte le furie per un fattore di principio: “Non è tanto per la sanzione in sé – ha spiegato il protagonista dell’episodio – quanto per il principio: mi sono sentito preso in giro“.

La questione è piuttosto semplice in realtà: quel sabato era previsto lo spazzamento meccanico di alcune strade – compresa ovviamente quella dove l’uomo aveva trovato parcheggio. Col risultato che sebbene avesse pagato regolarmente il posto auto, s’è ritrovato una multa tra le mani. Inizialmente Degli Innocenti si rivolese ai vigili urbani, salvo poi inviare una e-mail di protesta a Polizia Municipale e Comune di Genova, allegando una copia anche a Il Secolo XIX.

Non tornerò a Genova e farò in modo che questa informazione trovi il giusto risalto” aveva minacciato il dirigente aziendale. Promessa che, visti i risvolti della faccenda, non si può dire sia caduta nel vuoto. Ma chi ha ragione dunque? L’assessore alla Polizia Municipale Elena Fiorini ha ammesso che è possibile che i cartelli di segnalazione dello spazzamento meccanico non fossero disposti adeguatamente.

Ciononostante “non credo possibile che non ve ne fossero affatto” ha sottolineato la stessa Fiorini. Dello stesso avviso anche Alessandro Morgante, presidente del Municipio Levante, il quale ha affermato che si sia trattato di un “episodio spiacevolissimo“, sottolineando però al contempo che “mi sento di escludere che i segnali non fossero posizionati“.

Insomma, il 62enne non sembra avere strumenti oggettivi per contestare la multa per quel parcheggio sfortunato ma, stando a quanto scrive il quotidiano genovese, non di rado sono stati segnalati già in passato cartelli non visibili o del tutto assenti in occasioni analoghe; al netto di ciò, sembra quantomai opportuno che le autorità cittadine provvedano, per evitare che beffe del genere possano ripetersi in futuro.

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