Gabriele Paolini arrestato per induzione alla prostituzione minorile

Il noto disturbatore televisivo è stato arrestato a Roma con l'accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile

Gabriele Paolini arrestato per induzione alla prostituzione minorile

Gabriele Paolini, il disturbatore televisivo per eccellenza, protagonista ultimamente di un film pornografico con Sara Tommasi, è stato arrestato dai Carabinieri di Roma con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile.

Infatti, secondo gli inquirenti, Gabriele Paolini avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con minori ed, inoltre, è accusato di detenzione di materiale pedo-pornografico, dal momento che in alcune foto sarebbe stato immortalato in atti con minorenni.

E proprio a seguito della denuncia avanzata dai titolari di un laboratorio fotografico di Riccione, che avevano ricevuto per via telematica da un punto vendita di Roma alcuni file fotografici da stampare che ritraevano scene di sesso tra il Paolini e alcuni ragazzi che sembravano minorenni, è partita l’indagine dei Carabinieri che ha portato all’arresto del disturbatore.

Gabriele Paolini era solito adescare i minori su internet o all’uscita dei locali, e poi li portava in una cantina (individuata e sequestrata dalle forze dell’ordine) per consumare i rapporti sessuali a pagamento.

Per quanto riguarda le vittime degli abusi, le indagini si starebbero concentrando soprattutto su due minorenni, forse di età compresa tra i 14 e i 16 anni, e su un terzo minore, ripreso nudo mentre l’uomo gli proponeva di avere un rapporto sessuale.

E pensare che nel 2012 Gabriele Paolini aveva promosso una raccolta di firme su Facebook contro pedofili e stupratori. “Il motivo del raccogliere queste firme – aveva scritto – è per mettere fine alle crudeltà dei pedofili e degli stupratori. Avendo avuto anch’io una brutta esperienza all’età di 15 anni, posso dirvi che queste persone che abusano di poveri bambini sono senza pietà e senza scrupolo ed è per questo che meritano la pena di morte. Quindi sì alla pena di morte per i pedofili e stupratori e sì alla felicità dei bambini”.

Chissà se nel frattempo avrà cambiato idea.

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