È accaduto tra venerdì e sabato all’ospedale di Budrio, in provincia di Bologna. Approfittando della confusione derivante dal via vai dovuto alla quantità di emergenze del momento, alcuni ladri sono entrati nell’ospedale camuffati da medici, con camice bianco e stetoscopio attorno al collo.
In seguito, hanno percorso indisturbati il corridoio che dal pronto soccorso conduce agli ambulatori della struttura ospedaliera, e hanno portato via – senza alcun genere di effrazione – varie attrezzature mediche di costo elevato, per un totale che si aggira attorno ai 13 mila euro.
Prima di darsi alla fuga, i ladri hanno rubato tre sonde e alcune apparecchiature ecografiche e, soltanto il giorno dopo, alcuni infermieri si sono accorti della sparizione della strumentazione medica.
I carabinieri che stanno indagando sul furto avranno a disposizione i filmati delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza per cercare di identificare chi si è introdotto abusivamente all’interno dell’ambulatorio numero 5 dell’ospedale per rubare il materiale trafugato.
Per il momento, pare non ci sia alcun testimone dell’accaduto, infatti sembra che nessuno nelle vicinanze della struttura ospedaliera abbia visto persone sospette con un furgone o altri veicoli utili a contenere quanto rubato dai ladri.
I militari dell’Arma dei carabinieri stanno continuando le ricerche senza sosta per arrivare all’identificazione dei malviventi che, si suppone, abbiano effettuato il colpo su commissione, considerando la particolare natura del materiale trafugato e che, per non essere danneggiato, deve necessariamente essere maneggiato da persone che siano competenti riguardo l’utilizzo del materiale stesso.
Le sonde rubate avrebbero dovuto essere utilizzate per le visite mediche di quel giorno che, fortunatamente per i pazienti, non hanno subito alcun ritardo, grazie all’utilizzo di altro materiale equivalente.
Qualche mese fa, i carabinieri del comune di Budrio, sempre nello stesso ospedale, avevano arrestato un assistente socio sanitario che rubava soldi ai malcapitati pazienti, infilando direttamente le mani dentro i portafogli delle sue vittime.