Forlì: sgominata la baby-gang ‘attira-pedofili’

Il gruppo di 12 ragazzi, di cui 10 minorenni, adescava i pedofili tramite social network, per poi ricattarli: denunciati sia vittime che carnefici

Forlì: sgominata la baby-gang ‘attira-pedofili’

Quando la vittima si trasforma in carnefice: potrebbe essere questo il titolo di un libro che descrive la vicenda che vi stiamo per raccontare. A Forlì, infatti, la squadra mobile ha appena denunciato 12 giovani – di cui 10 minorenni – accusati di rapina, tentata rapina, estorsione e furto aggravato. Tra i 12 ragazzi, di cui 5 erano ragazze, vi sono sia italiani che stranieri, e alcuni vengono da condizioni familiari disagiate, mentre altri hanno una famiglia apparentemente tranquilla.

La baby-gang ha ricevuto queste accuse in quanto adescava pedofili e uomini che volevano incontri hard, per poi ricattarli chiedendo loro contanti o ‘regali’, affinché non fossero denunciati alle autorità per pedofilia. L’incredibile vicenda, già di per sé complicata, ha avuto un ancor più complesso sviluppo. Tutto è nato quando un genitore di una delle ragazze coinvolte, di 15 anni, ha chiesto spiegazioni sulla provenienza del telefonino nuovo della figlia la ragazza, messa alle strette, avrebbe dichiarato al genitore, e poi agli inquirenti, di aver avuto incontri a sfondo sessuale con un adulto in un albergo di Forlì, in cambio di regali.

Da questo episodio sono partite le indagini, pensando si trattasse di un caso di pedofilia, e qui sarebbe emersa l’assurda verità. In realtà, infatti, tramite intercettazioni ambientali è emerso come fosse il gruppo di ragazzi – capeggiato dalla 15enne e dalla 14enne che l’aveva accompagnata all’incontro dell’albergo – a contattare tramite social network i pedofili. Una volta guadagnata la loro fiducia mandando qualche foto, non appena il pedofilo ricambiava scattava il ricatto, costringendo di fatto l’uomo a regalare contanti o oggetti vari, fino ad arrivare a delle vere e proprie rapine al momento dell’incontro; dettaglio, questo, emerso anch’esso dalle intercettazioni effettuate dai carabinieri di Forlì, insospettiti da qualche tassello che non tornava.

Ovviamente, anche le tre vittime accertate sono a loro volta state denunciate: uno dei tre, per rapporti sessuali con minorenni e detenzione di materiale pedopornografico; gli altri due, per detenzione di materiale pedopornografico.

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