Fiumicino: titolare di un autolavaggio in coma per difendere un suo dipendente

In seguito ad una lamentela, da parte di una cliente con un dipendente del Bangladesh, un uomo di 48 anni, titolare dell'attivitàm è stato colpito in viso e, dopo aver sbattuto la testa, è entrato in coma.

Fiumicino: titolare di un autolavaggio in coma per difendere un suo dipendente

Non è sicuramente un bel periodo per chi gestisce un autolavaggio. Il 22 agosto, in un autolavaggio di Latina, il gestore, un 40enne, è stato aggredito da cinque persone armate di pistola che l’hanno picchiato e minacciato con l’arma. Fortunatamente è stato soccorso da un poliziotto della Digos che, libero dal servizio, ha sentito le urla dell’uomo e non ci ha pensato due volte ad intervenire. I malviventi si sono dati alla fuga; le indagini sono ancora in corso.

È andata peggio invece a Fiumicino ad un suo collega, nonostante non sia stato vittima di una rapina. Una normale giornata di lavoro si è trasformata in una tragedia. Il fatto si è svolto ieri.  Stefano Andreucci, 48 anni, titolare dell’attività, è intervenuto in seguito a delle lamentele da parte di una cliente ad un suo dipendente del Bangladesh: gli diceva di non aver lavato bene l’auto.

I clienti, una coppia che aveva richiesto, appunto, la pulizia della loro vettura, al termine del servizio non sono rimasti soddisfatti del lavoro compiuto e la donna ha iniziato a discutere ancora più animatamente.  Il titolare, avvicinatosi per chiedere spiegazioni e per cercare di calmare la situazione, ha iniziato una furibonda lite col marito della signora, che non si è fermato ad una semplice lite verbale, ed ha tirato una gomitata al volto di Andreucci che, cadendo, ha battuto bruscamente la testa.

Dopo il primo soccorso ricevuto dal personale medico intervenuto sul posto, ora si trova ricoverato a Roma, al San Camillo, ed è stato posto in coma farmacologico: si trova ancora in prognosi riservata. L’aggressore, accusato di lesioni aggravate, non ha soccorso l’uomo, e si è dato alla fuga.

È stato rintracciato grazie all’ausilio delle telecamere. Si tratta di un quarantenne di Ladispoli. È stata aperta un’inchiesta per lesioni aggravate dalla procura di Civitavecchia.

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