Firenze si appresta ad ospitare, nel 2017, un convengo dal retrogusto storico (sotto ogni punto di vista): il capoluogo toscano è stato scelto quale sede per il primo G7 della Cultura della storia, proprio a causa del suo insigne retaggio e dell’inestimabile contributo dato attraverso i secoli allo sviluppo delle arti e delle attività culturali in tutta Europa.
Che la stracittadina toscana sia stata la culla del Rinascimento per antonomasia, è cosa ben nota ai più. Ma ora, a distanza di centinaia di anni dai suoi fasti più opulenti, Firenze tornerà in cattedra quale capitale della cultura d’Europa per ospitare il convegno internazionale che metterà faccia a faccia sette ministri della Cultura di altrettanti Paesi aderenti all’esercizio.
A dare l’annuncio è stato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, il quale ha reso noto che: “Il 30 e 31 marzo 2017 avrà luogo a Firenze nell’ambito della presidenza italiana del G7 la riunione dei ministri della cultura dei Paesi appartenenti all’esercizio. Si tratta della prima riunione in assoluto nella storia del G7 che l’Italia ha in programma di realizzare nell’intento di porre al centro delle politiche di governo la cultura ed il patrimonio culturale“.
Si tratta insomma di un appuntamento storico, aggettivo da intendersi in due accezioni differenti ma inevitabilmente convergenti: da una parte questa nomina rende onore all’eccezionale passato della stessa Firenze, mentre dall’altra le consentirà di segnare un’epoca da protagonista, dacché verrà ricordata come il luogo che per primo ospitò il G7 della Cultura.
“Sono molto contento della decisione del ministro Franceschini e del Governo – ha spiegato il sindaco gigliato Dario Nardella – Firenze si farà trovare pronta per questa straordinaria opportunità“.