Firenze, 90enne al pronto soccorso per 11 ore: "Follia"

Brutta disavventura per una donna di 90 anni a Firenze, rimasta al pronto soccorso per ben 11 ore prima di poter tornare a casa. I familiari: "Un'odissea, c'era anche la polizia".

Firenze, 90enne al pronto soccorso per 11 ore: "Follia"

Il pronto soccorso di norma è quel presidio che serve a gestire le emergenze ospedaliere più impellenti, in modo tale che possano poi venire convogliati nei reparti d’ospedale solamente coloro che effettivamente necessitano d’un ricovero. O almeno così dovrebbe essere, perché ormai in Italia di “pronto soccorso” è rimasto solamente il nome.

Non è strano infatti che, una volta giunti sul posto, ci si ritrovi a dover attendere addirittura ore intere prima di poter venire ricevuti, grazie alla carenza del personale medico dovuta ai continui tagli alla Sanità pubblica che numerosi governi hanno apportato da diversi anni a questa parte.

L’ultimo caso di malasanità in pronto soccorso che ha fatto scalpore è stato quello di una donna anziana che, al Torregalli di Firenze, è dovuta rimanere in attesa per ben 11 ore prima che la situazione potesse consentirle di venire visitata. Il tutto è accaduto proprio nel giorno dell’Epifania, quando verso le 14:30 di pomeriggio la 90enne si è presentata presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio insieme ai familiari.

Inizialmente la situazione è apparsa confortante, e nel giro di un quarto d’ora erano subito arrivate le analisi, che avevano però permesso di inserire il caso dell’anziana in lista d’attesa come codice verde. A peggiorare la situazione c’era lo stato di abbandono generale del pronto soccorso, con tanto di preoccupanti condizioni di degrado contestuale come sottolineato dalla nipote della paziente.

Nella sala d’aspetto non funzionava la macchinetta dell’acqua e del caffè, ed il bagno era chiuso” ha sottolineato la ragazza, la quale poi ha spiegato che addirittura “la polizia doveva discutere con alcuni clochard costretti ad accamparsi sulle sedie dell’ospedale“. Una situazione incredibile ed esasperante, che si è protratta fino alle 22:30, quando finalmente la nonna è stata ricevuta.

La visita è durata fino alle 23:30, e la novantenne è riuscita a lasciare il pronto soccorso solamente dopo l’una di notte.

Continua a leggere su Fidelity News