Enna, fanno una radiografia con la tuta da lavoro, diagnosi errata

Il primario, interrogato sulla vicenda accaduta a fine gennaio, dice che l'indumento non ha pregiudicato la diagnosi ma la procedura non è corretta. Il dottore ha detto semplicemente che rimprovererà i suoi colleghi

Enna, fanno una radiografia con la tuta da lavoro, diagnosi errata

Un curioso caso di malasanità si è verificato ad Enna, che per fortuna non ha compromesso la salute del paziente in quanto è stato evidenziato quasi subito.

Un uomo è caduto dalle scale mentre stava controllando una presa elettrica e poiché il dolore era troppo forte i colleghi che erano con lui hanno deciso di portarlo al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I per accertare il suo stato di salute. L’uomo si era preoccupato perchè aveva subito un intervento poco prima di Natale proprio all’arto e aveva paura che qualcosa all’interno si fosse compromessa.

Dopo qualche ora di attesa lo mandano in Radiologia e un addetto alla sala raggi gli fa l’esame con la tuta da lavoro addosso: lo si vede anche perfettamente dalla radiografia, dove è chiaro che l’uomo indossa i pantaloni da lavoro. I pantaloni in questione sono i tradizionali pantaloni blu con i tasconi laterali e le cerniere, pesanti e piuttosto ingombranti. L’uomo, 33 anni, di professione fa l’elettricista e nelle tasche teneva degli arnesi da lavoro, e proprio quando ha fatto la radiografia all’interno delle tasche c’erano del filo e una penna forse a scatto.

Il giovane ha atteso poi la visita in Ortopedia dove ha mostrato il referto, e qui viene il bello: la diagnosi era la presenza di filo nei tessuti molli, scambiato per residui dei punti di sutura. Una diagnosi incredibile, che poco dopo è stata ritratta in quanto è emerso subito che l’esame era stato svolto in maniera sbagliata.

Un errore umano che per fortuna non ha creato problemi al paziente in questione ma non ha dato altre informazioni sullo stato del suo ginocchio. L’episodio risale a fine gennaio e a distanza di qualche mese un giornalista è andato a chiedere spiegazioni al primario Gaetano Alberghina, che però risulta non coinvolto nell’infelice vicenda, in quanto non ha eseguito né radiografia e nemmeno ha scritto il referto.

Alla domanda se l’esame è stato svolto in maniera corretta il primario è caduto dalle nuvole e ha detto: “No non è quella corretta, la buona tecnica prescrive di denudare la parte da sottoporre a radiografia”. 

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