Egitto, il Premier al-Sisi: “Sì alla coalizione araba anti-Isis”

Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ribadito ieri la necessità di creare una coalizione araba, che si prenda l'impegno di contrastare militarmente l'avanzata dell'Isis, e sventare la minaccia interna rappresentata dai fondamentalisti

Egitto, il Premier al-Sisi: “Sì alla coalizione araba anti-Isis”

Nella giornata di ieri, il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha lanciato un appello mediante il quale ha sottolineato la necessità di formare una coalizione tra Paesi arabi, che si faccia carico dell’impegno di contrastare le forze dell’Is, lo Stato Islamico. L’accorato discorso è stato trasmesso dalla televisione statale nazionale, e durante la proclamazione il Presidente egiziano ha tenuto a sottolineare che l’Egitto si impegnerà a replicare colpo su colpo alle atrocità commesse dalle milizie degli estremisti islamici, come avvenuto con i raid in risposta alla decapitazione dei 21 egiziani copti da parte dei terroristi.

Al-Sisi ha dichiarato di fronte alle telecamere che “cresce e si fa ogni giorno più pressante il bisogno di avere una forza araba unita”, ribadendo poi quanto sia “necessario coordinarsi con i nostri fratelli arabi”. La Giordania e gli Emirati Arabi Uniti si sono già espressi a favore di una forza di un’eventuale coalizione araba deputata a contrastare l’insorgere dell’Isis e dei vari gruppi minori di fondamentalisti religiosi, garantendo il proprio impegno militare in questo senso, nonostante le frizioni con il Qatar, accusato dagli stessi egiziani di appoggiare l’organizzazione dei Fratelli Musulmani e di coltivare simpatie segrete per l’Isis.

Nel suo discorso, al-Sisi ha tenuto a specificare che “le forze egiziane hanno compiuto in tutto 13 raid aerei, per compiere i quali aveva raccolto informazioni dettagliate, perché noi non colpiamo i civili”, sottolineando così come l’intenzione dell’Egitto sia quella di isolare i terroristi membri dell’Isis, e colpire specificamente questi ultimi, evitando bombardamenti sulla popolazione civile. Una promessa non semplice da mantenere, viste le dichiarazioni degli stessi cittadini siriani, decimati dalle bombe oltre che dalle violenze degli estremisti islamici. Si attende ora una presa di posizione ufficiale da parte dei governi degli Stati chiamati a formare questa coalizione, tra i quali figurano anche il Bahrein ed il Kuwait, per capire se l’alleanza araba anti-Isis auspicata da Abdel Fattah al-Sisi possa davvero concretizzarsi; e nel caso, quale sarà il suo piano d’azione.

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