E’ morto Leone Di Lernia, il re del trash

Il cantante trash più amato della radio e del web, Leone Di Lernia, si è spento oggi in ospedale a Milano, dopo esser stato ricoverato; ad annunciarlo è il figlio Davide sul suo profilo Facebook.

E’ morto Leone Di Lernia, il re del trash

È morto Leone Di Lernia. Il cantante e conduttore radiofonico, uno dei più famosi autori dei brani trash, e volto storico dello show della radio “Lo zoo di 105”, si è spento a Milano quest’oggi.

La pagina Facebook dello Zoo 105 commenta così la notizia: “Sembra uno scherzo, uno dei mille fatti dallo Zoo, ma con il cuore spezzato, dobbiamo annunciare che Leone ci ha lasciato questa mattina! Riposa in pace fratello”.

Leone Di Lernia era nato a Trani il 18 aprile 1938. Aveva raggiunto la popolarità ad inizio anni Novanta grazie a cover parodistiche e di brani di musica dance. E’ stato spalla comica del programma radiofonico Lo Zoo di 105.

Nel 2006 partecipò all’Isola dei Famosi per sostituire Massimo Ceccherini. Nel gennaio 2010 ritorna in onda su Sky come conduttore del programma “Leone Auz”.

La morte viene annunciata da suo figlio Davide sul suo profilo Facebook con questo post: “Un male incurabile l’ha portato via, ma non ha portato via il suo spirito che rimarrà nei nostri cuori. La famiglia Di Lernia ringrazia tutte le persone che l’hanno amato e i suoi fans. Grazie di essere esistito. Ti amo Davide”.

Diventato famoso grazie alle sue cover di canzoni famose “trasformate” in barese; le sue canzoni più famose sono: Magnando (parodia di Bailando), Foggia Style (parodia di Gangnam Style), Partigiano Foggiano (parodia di Partigiano Reggiano) e molte altre ancora. 

Verrà ricordato per le sue musiche, ma anche per essere stato la spalla per molti anni dello Zoo di 105. Fu uno dei primi a portare in Italia le cover di canzoni più famose. Amava la visibilità, come conferma Marco Mazzoli su Facebook, e lasciò il suo lavoro a Foggia per tentare la fortuna a Milano per sfondare in ambito televisivo.

Mazzoli parla di Leone Di Lernia negli ultimi giorni di vita, dicendo che i medici ed i familiari, a causa della malattia e della chemio, gli avevano dato pochi mesi di vita. Continuando a scrivere, Mazzoli dice che Leone sabato ha voluto fare una cena con i vecchi amici dello Zoo del 1999, e sembrava in forma, ma nella stessa notte ha avuto un crollo e la mattina successiva con un’ultima nota vocale aveva detto che sarebbe andato il giorno dopo in radio. Quello, però, purtroppo è stato l’ultimo messaggio inviato da Leone.

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