E’ morta Stefania Stellaccio, la soldatessa amica dei bambini

Aveva un animo gentile e da combattente, Stefania Stellaccio, ex caporale maggiore dell' Esercito Italiano, ed aveva partecipato ad una missione umanitaria in Libano dove si era subito distinta e fatta amare

E’ morta Stefania Stellaccio, la soldatessa amica dei bambini

Sarà per sempre ricordata così, Stefania Stellaccio, per la combattente quale era. Animo dolce, ma anche combattivo, non è però riuscita a vincere la battaglia contro la malattia che l’aveva già colpita da diverso tempo. Si è spenta all’età di 31 anni l’ex soldatessa che, purtroppo, ci è stata portata via troppo presto dalla vita, che spesso si rivela dura e cruda, soprattutto con le persone nobili d’animo e gentili; Stefania Stellaccio era originaria di Roccadaspide, un paese della provincia di Salerno.

Negli scorsi anni aveva partecipato ad una missione in Libano, nel villaggio di Al Mansouri, dove si è subito distinta perchè amava giocare con i bambini del luogo che vivevano nella povertà più assoluta. I suoi amici la dipingono con queste parole:”Una bellissima ragazza, coraggiosa, dolce. Non meritava questa fine“. E’ stata conosciuta dall’opinione pubblica grazie ad un’intervista del quotidiano “Il Tirreno” e da lì tutte le persone hanno potuto conoscere il perchè fosse tanto amata dai bambini del villaggio libanese dove prestava servizio.

Le esequie sono previste per il 14 pomeriggio a Roccadaspide. Stefania Stellaccio è diventata famosa per il suo modo di trattare i bambini del posto ed in particolare per il rapporto che sapeva creare con loro. Tra i tanti a toccarle il cuore il piccolo Muhammad, del villaggio di Al Monsouri, nel Libano del Sud. Un incontro che Stefania non ha mai scordato e che di certo sarà rimasto impresso anche nella mente del piccolo.

Lo si capisce dalle parole affettuose che la soldatessa ha speso in passato pe ril piccolo Muhammad raccontanto del loro primo incontro: “Mi nascondo, sorrido, mi tolgo gli occhiali da sole: conquistato. Spero che il piccolo Muhammad, la prossima volta che vedrà un mezzo bianco con i soldati con il basco blu dell’Onu sorriderà, magari ricordandosi di una soldatessa con cui ha giocato a nascondino una volta. “

Il racconto e la storia di Stefania dovrebbero far pensare e riflettere tutte le persone che si oppongono strenuamente all’invio di missioni umanitarie nei paesi poveri, dove attualmente l’Italia ha molti soldati che rischiano la vita per permettere a bambini come Muhammad di crescere ed avere un futuro. E’ grazie a persone come Stefania Stellaccio se ancora oggi riusciamo a portare la pace nei paesi dove la guerra civile è all’ordine del giorno e i bambini vengono costretti a uccidere i propri genitori e ad assistere inermi a violenze inaudite. Dovrebbero esserci più persone come Stefania. Rimarrà per sempre il ricordo del suo sorriso e del suo grande cuore. Ciao Stefania!

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