Dottoressa palpeggiata da un paziente: processo per violenza

Un polacco di 29 anni ha palpeggiato la dottoressa che gli stava curando la mano. La donna lo ha respinto ed ha chiamato i carabinieri. Il 5 novembre si terrà il processo: l'uomo è accusato di violenza sessuale

Dottoressa palpeggiata da un paziente: processo per violenza

Quante volte vi è accaduto di andare da un dottore e di trovare invece una bella dottoressa a fare le visite? Sicuramente non l’avrete palpeggiata, per educazione e rispetto, e anche perché, essendo un paziente, è giusto comportarsi come tale. Diverso è invece quello che è successo ad un uomo che si è recato alla guardia medica di Moie di Maiolati Spontini, una località in provincia di Ancona: l’uomo infatti ha avuto bisogno di essere medicato poiché si era ferito ad una mano che sanguinava, ma affascinato dalla vista della bella dottoressa ha pensato bene di usare la mano buona per palpeggiare il suo fondoschiena.

L’uomo in questione è un polacco di 29 anni, e a quanto pare non avrebbe resistito al fascino della dottoressa, una donna di 35 anni che con molta pazienza si stava prendendo cura della sua mano. Per tutta risposta la donna lo ha denunciato e l’uomo è ora accusato di violenza sessuale.

La vicenda risale al 27 giugno scorso, ma ci sono dei dettagli di cui bisogna tenere conto: l’uomo infatti era in evidente stato di ebbrezza. Si era recato nell’ambulatorio dopo essersi ferito alla mano forse con un coltello o con qualche altro oggetto. Lo stato un po’ confuso causato dall’alcol lo ha spinto a guardare con insistenza il suo seno e il suo fondoschiena e ad avvicinarsi a lei per palpeggiarla.

Spaventata dall’insistenza dell’uomo, la dottoressa era riuscita a sfuggirgli e aveva chiamato la polizia. Nel frattempo, l’uomo si era recato in un altro bar vicino l’ambulatorio ed è lì che i carabinieri lo hanno trovato, mentre stava cercando ancora da bere. L’uomo aveva con sé uno zaino in cui all’interno vi era un coltello da cucina, forse lo stesso coltello con cui si era ferito. Poprio ieri il Gup Carlo Cimini ha fatto sapere di non avere accettato la richiesta del rito abbreviato. Era stato infatti l’avvocato del polacco, Umberto Gramenzi, a richiederla e che avrebbe avuto come conseguenza la richiesta di una perizia psichiatrica.

Al processo che si terrà il 5 novembre al Tribunale di Ancona, il legale dell’uomo avanzerà nuovamente la richiesta di una perizia psichiatrica sul polacco, perché secondo lui l’uomo ha problemi di grave entità, in quanto aveva avuto problemi anche con altre due ragazze che aveva precedentemente molestato.

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