Donna romena abortisce dopo gli scontri a Corvetto e accusa la polizia

Il racconto della donna non è stato confermato dai primi accertamenti medici. La 37enne aveva dichiarato di essere stata colpita da una manganellata data dalle forze dell'ordine e di aver per questo abortito

Donna romena abortisce dopo gli scontri a Corvetto e accusa la polizia

Le proteste e gli scontri avvenuti a Milano nei giorni scorsi, a cui ha preso parte anche la polizia, avrebbero causato l’aborto ad una donna. E’ infatti proprio lei a denunciare che a farle perdere il bimbo che portava in grembo è stata una manganellata data dalle forze dell’ordine, che erano intervenute per far sgomberare i centri sociali che si trovano nella zona Corvetto. Subito dopo le proteste, a quanto pare, la donna è stata trasportata in ospedale per dei malesseri. Qui l’hanno ricoverata e sembra che abbia perso il bambino.

La Procura di Milano, allertata dalla segnalazione fatta dalla clinica Mangiagalli di Milano dove la donna ha ricevuto le cure, ha aperto un’inchiesta per verificare la fondatezza delle dichiarazioni della donna. Si tratta di  una romena di 37 anni, che ha dichiarato di essere al sesto mese di gravidanza e di essere stata colpita con il manganello dalla polizia durante gli scontri di martedì. Dalle indagini è emerso che la donna occupa abusivamente una casa della zona e aveva partecipato alle proteste di martedì in cui si richiedeva una sanatoria per gli occupanti abusivi delle case popolari.

Ulteriori indagini sullo stato della donna non hanno però confermato la situazione clinica da lei esposta: infatti i sanitari non hanno riscontrato nè lividi nè ecchimosi sul suo corpo, cosa che dovrebbe esserci visto che la donna sostiene di essere stata colpita dal manganello. Saranno i risultati degli esami comunque a stabilire se l’aborto è stato causato da eventi naturali o provocato da agenti esterni, come traumi o choc. La donna inoltre aveva parlato del suo caso solo con alcuni giornali e solo dopo ha sporto denuncia, quindi la procura indaga per accertare i fatti e capire se c’è del vero in quello che dice, e sta verificando tutti i dati forniti dalla clinica con molta cautela e serietà in attesa di nuove notizie. L’avvocato della donna, Eugenio Losco, sta portando avanti la pratica e segue con attenzione gli sviluppi della vicenda per garantire alla cliente assistenza e supporto in un caso così delicato.

Continua a leggere su Fidelity News