Decapita un bambino di 5 anni e viene linciato dalla folla

In India un guru ha decapitato un bambino di cinque anni per placare gli dei: l'ha portato nel suo tempio e gli ha tagliato la testa con un machete. La folla inferocita lo ha poi linciato.

Decapita un bambino di 5 anni e viene linciato dalla folla

In India un guru decapita un bambino di cinque anni e più precisamente nello stato nord-orientale di Assam.

L’ha portato nel suo tempio e gli ha poi tagliato la testa con un machete. La folla inferocita lo ha poi linciato.

L’atto sarebbe stato commesso, da quanto raccontano, per cercare di placare l’ira del dio Kali, il dio della morte.

A commettere questa violenza è stato il guru tantrico Nanu Mirdha, trenta anni che a Tarajuli, nel distretto di Sonitpurha, ha sacrificato la vita di un bambino durante una cerimonia religiosa (puja).

La polizia ha raccontato che secondo alcuni testimoni il guru avrebbe attirato il bambino nel suo tempio per poi decapitarlo. E’ poi uscito dal tempio scagliandosi contro la folla che era venuta a controllare, poi quest’ultima dopo aver visto la testa decapitata l’avrebbe ucciso a colpi. La polizia non è riuscita a intervenire per salvare l’uomo.“Secondo testimoni oculari il guru ha attirato il bimbo nel tempio e lo ha poi decapitato con la sua arma bianca” ha raccontato la polizia che ha assistito all’accaduto senza poter intervenire perchè la folla era troppa.

La vittima era Sajan Borsa, un bambino di soli cinque anni, attirato probabilmente ingenuamente nel tempio che è stata poi la causa della sua morte. I familiari e gli altri abitanti del villaggio sono rimasti sconvolti da quanto accaduto ieri pomeriggio.

La polizia ha affermato che si potrebbe trattare anche di un atto di vendetta nei confronti della famiglia della vittima, poichè era rimasto coinvolto in una lite con il padre del bambino. Stanno ancora cercando di individuare tutti i responsabili del linciaggio.

Ogni anno in India sono tantissime le vittime di questi sacrifici, molto diffusi in chi pratica il tantrismo. A essere sacrificati sono soprattutto i bambini e le donne facili da rapire e che non possono difendersi. Alla base di questa cultura c’è il dio indù Kali, il dio della morte, che molto spesso è rappresentato con una testa decapitata tra le mani ed è frequentemente associato ai sacrifici umani. In queste regioni i guru vengono consultati per ogni cosa e molti di questi per cercare di capire il volere degli dei compiono questi sacrifici.

 

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