Davide Zaccarelli: "Ha stuprato mia figlia ma lo devo risarcire"

L'assurda storia di Davide Zaccarelli, la cui figlia di 15 anni è stata violentata dal suo professore ma al quale un tribunale civile ha condannato di pagare un risarcimento alla famiglia del violentatore

Davide Zaccarelli: "Ha stuprato mia figlia ma lo devo risarcire"

Una storia che ha dell’incredibile quella di Davide Zaccarelli: nel 2007 sua figlia Elisa viene violentata dal suo professore, ma nel 2014 un Tribunale civile lo condanna a pagare 21.000 euro alla famiglia del violentatore.

Percorriamo i fatti che hanno portato il giudice Flavia Mazzini a emettere una così assurda sentenza. 

Il responsabile dell’abuso venne condannato in primo grado a quattro anni di carcere e a un risarcimento di 66 mila euro, ma in realtà non pagò mai neppure un soldo di questa cifra, infatti poco prima della sentenza fece in modo di risultare nullatenente: la Guardia di Finanza ha accertato e documentato lo spostamento dei suoi soldi sul conto del padre.

Per questo motivo Davide Zaccarelli lo denunciò, per la “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice” e procedette per via civile chiedendo il sequestro cautelativo dei conti dei genitori dell’ex professore. Ma non solo Davide non ha ottenuto il risarcimento che spettava alla sua famiglia, viene addirittura condannato per aver causato ai genitori dello stupratore un danno biologico: “In pratica il papà del violentatore sarebbe stato male per la nostra denuncia”, ha dichiarato Zaccarelli durante un’intervista.

E ora Davide, tra spese legali, risarcimento e interessi maturati, deve pagare in tutto 40.000 euro. Davide, che percepisce uno stipendio mensile di 1.700 euro circa, deve accettare che ogni mese 400 euro gli vengono pignorati per essere versati sul conto della madre di colui che ha rovinato la vita di sua figlia, che all’epoca dell’abuso aveva solo 15 anni, e della sua famiglia.

Ma purtroppo la parte peggiore di questa storia arriva qualche mese dopo l’assurda sentenza: il 29 giungo del 2014 Elisa si toglie la vita. Quella ragazza che, nonostante il trauma subito, era riuscita a terminare gli studi e diplomarsi senza dover cambiare scuola, non è più riuscita a sopportare il suo dolore al quale si era aggiunto quello di aver causato problemi economici alla sua famiglia.

Un giorno, abbiamo saputo poi, di nascosto ha chiesto al nostro avvocato civilista se ci potevano portare via la casa. La sensazione è che provasse una tremenda colpa”, ha detto il suo papà.

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