Darren Wynne uccide il migliore amico, poi scrive le condoglianze su Facebook

È successo anche questo: Darren Wynne, giovane irlandese, ha ucciso il suo migliore amico con un fucile, e poi ha pubblicato messaggi di condoglianze su Facebook. Il 21 enne è stato arrestato e condannato all'ergastolo.

Darren Wynne uccide il migliore amico, poi scrive le condoglianze su Facebook

Succede sempre che a compiere il reato è la persona da cui meno te l’aspetti: ed anche questa volta è andata così. Darren Wynne nella giornata di ieri è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso il proprio migliore amico Jamie “Marley” Lindsay. I due ragazzi irlandesi, compagni di avventure, e soprattutto amanti delle droghe leggere, sembrano infatti aver avuto un diverbio che però è finito male.

La cosa brutta però è che il 21 enne colpevole, dopo aver ucciso il migliore amico sparando a bruciapelo con un fucile a canne mozze, ha voluto depistare gli investigatori pubblicando un messaggio di cordoglio sul profilo Facebook di Jamie. “Riposa in pace, mi mancherai” ha scritto il ragazzo pochissime ore dopo l’assassinio.

Non bastasse alcuni giorni dopo il colpevole ha voluto ripetere l’azione scrivendo un altro messaggio toccante che riportava le seguenti parole: “RIP Jamie, mi manchi davvero tanto. eri come un fratello per me, e un sacco di altre persone”. Non si capisce quindi se questi messaggi fossero un modo per sviare gli investigatori o semplicemente i sensi di colpa che si facevano sentire in Darren.

Dopo essere stato interrogato l’omicida si è visto costretto a confessare: a quanto pare il tutto è stato scaturito per problemi riguardanti la droga. Non si capisce bene se il povero ragazzo ucciso avesse rubato alcune piantine di cannabis a Darren o se il problema principale fosse relativo a dei soldi che uno doveva all’altro sempre a causa della marijuana.

Ora Darren Wynne passerà il resto dei suoi giorni dietro le sbarre, ma sembra che qualcosa in lui non sia apposto: prima del verdetto del giudice il giovane irlandese ha infatti postato uno stato su Facebook dove dichiarava: “Ho 99 problemi, ma la prigione non è uno di questi”.

Parole che fanno assolutamente pensare che dietro a questo caso ci sia un ragazzo con dei problemi che vanno oltre al semplice uso o abuso di droghe leggere o pesanti che siano.

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