Coronavirus, sale il numero dei trasgressori: le denunce superano i contagi

Oltre 36.000 le persone denunciate dalle forze dell’ordine per violazione dei decreti per il contenimento del contagio del COVID-19. Dal 17 marzo obbligatorio utilizzare il nuovo modulo di autocertificazione.

Coronavirus, sale il numero dei trasgressori: le denunce superano i contagi

Nonostante l’invito a restare a casa, sono tanti gli italiani che proprio non riescono a resistere alla tentazione di uscire dalle proprie abitazioni per motivi futili, dando molto da fare alle forze dell’ordine.

Come ben noto, il DPCM 8 marzo 2020, al fine di contenere la diffusione del COVID-19, ha disposto il divieto, all’interno della regione Lombardia e delle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, di spostamenti se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Successivamente il DPCM 9 marzo 2020 ha esteso tale divieto a tutto il territorio nazionale.

Per giustificare gli spostamenti occorre compilare un’autocertificazione, scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno, che dal 17 marzo prevede anche la dichiarazione di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19. Le autocertificazioni vengono acquisite dalle forze dell’ordine che ne verificano la veridicità.

Nonostante i divieti e nonostante il numero dei contagi abbia raggiunto la quota complessiva al 17 marzo, di 31.506 casi totali, dei quali 26.062 attualmente positivi, 2.941 guariti e 2.503 decessi, ci sono ancora tanti italiani che continuano a ignorare le disposizioni del governo.

Per questo motivo, dall’11 marzo, data del cosiddetto Decreto #IoRestoaCasa, le forze dell’ordine sono impegnate in azioni di controllo per verificare l’effettiva necessità degli spostamenti. Nei primi sei giorni di controllo, ovvero dall’11 al 16 marzo 2020, sono state 838.200 le persone controllate e ben 36.228 sono state denunciate, poiché il loro spostamento non era giustificato da una delle motivazioni previste dai decreti. Per 35.506 individui è scattata la denuncia ex art. 650 C.P. che prevede un’ammenda di 206 Euro o l’arresto fino a tre mesi, mentre per 722 persone è scattata la denuncia ex art. 495 e 496 C.P. per falsa attestazione che prevede la reclusione da uno a sei anni.

Tra i casi più curiosi, la coppia di amanti sorpresa a Milano a fare sesso in auto, l’uomo fermato a Pesaro perché alla ricerca di droga, quello beccato a Torino in cerca di una prostituta, il ragazzo di Nichelino che era andato sotto casa della ex per fare pace e le dieci maestre di Novara, che si erano incontrate nei pressi della scuola per una riunione di aggiornamento.

L’attività di controllo delle forze dell’ordine ha riguardato anche gli esercizi commerciali: su 415.502 controlli sono 1319 le attività denunciate.

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