Coppia uccisa nel Ferrarese: fermato il figlio 16enne ed un suo amico

C'è una svolta nel duplice omicidio di Pontelangorino; questa notte sono stati sottoposti a stato di fermo uno dei figli della coppia ed un suo amico. Per ora sono gli unici sospettati del delitto.

Coppia uccisa nel Ferrarese: fermato il figlio 16enne ed un suo amico

Pontelangorino è un piccolo paese del Ferrarese e questa atroce storia di cronaca ha sconvolto la piccola comunità di circa mille anime che lo abitano. Qualche giorno fa, il 10 gennaio, sono stati ritrovati uccisi un uomo ed una donna, sposati, nella loro abitazione di Via Fronte Primo Tronco.

La donna, Nunzia Di Gianni, aveva 45 anni ed il suo corpo era riverso a terra, vicino al letto, mentre quello del marito Salvatore Vincelli, 59 anni, era in garage.

Inizialmente si era parlato di un omicidio-suicidio, ma tale ipotesi è stata subito scartata: entrambi i corpi presentavano segni di una violenta aggressione, in particolare al capo, ed avevano la testa racchiusa in un sacchetto di plastica. Inoltre non sono stati riscontrati segni di una rapina andata a male, ipotesi che poteva giustificare una tale brutalità.

I Carabinieri sono stati allertati dopo pranzo, quando il figlio sedicenne della coppia, Riccardo Vincelli, ha dato l’ allarme. Il ragazzo ha sostenuto di aver dormito a casa di un amico la notte precedente e di essere rimasto lì fino a pranzo, dopodichè è rientrato a casa dove avrebbe trovato i genitori morti.

La casa – ha appurato la Scientifica – non presenta segni di effrazioni, la porta non è stata forzata e non è stato rubato nulla nonostante nell’abitazione fosse presente l’incasso del ristorante “La Greppia” di cui i coniugi assassinati erano i proprietari. Questi elementi, uniti alle contraddizioni nel racconto di Riccardo Vincelli e del suo amico, hanno portato gli inquirenti, coordinati dal pm Giuseppe Tittaferrante, a fare dei due ragazzi gli unici sospettati del delitto.

Durante la notte, Riccardo Vincelli ed il suo amico, di cui non sono state rese ancora note le generalità, sono stati portati nella Caserma di Comacchio per essere sottoposti ad un lungo interrogatorio, dopodichè è stato disposto lo stato di fermo.

Nunzia Di Gianni e Salvatore Vincelli avevano un altro figlio che al momento del delitto era a Torino, dove vive e studia.

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