Classifica qualità della vita, Napoli sprofonda: 106° su 110 città

Nella classifica delle città ordinate per qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore, Napoli si è assestata alla 106° posizione come la quartultima della graduatoria: disastrosi i punteggi per giustizia e politiche sociali.

Classifica qualità della vita, Napoli sprofonda: 106° su 110 città

Napoli è senz’altro una delle città più belle d’Italia dal punto di vista paesaggistico, e può sicuramente vantare un patrimonio culturale di valore pressoché inestimabile. Ma come spesso accade nelle nostre metropoli, anche a Napoli la valorizzazione delle risorse locali non è gestita adeguatamente dalle istituzioni cittadine, e quello che potrebbe essere uno scenario paradisiaco sarebbe invece uno dei posti peggiori dove vivere in Italia.

A sottintenderlo è stata l’indagine promossa da Il Sole 24 Ore relativa alla qualità della vita nelle città italiane, prendendo in esame criteri come valore del patrimonio immobiliare, PIL pro capite, pensione media mensile, depositi bancari pro capite, tasso di occupazione, politiche di integrazione e sociali, salvaguardia dell’ambiente, reati e risposta dell’apparato giuridico ed iniziative culturali.

Napoli ha infatti totalizzato punteggi particolarmente bassi in svariati ambiti, finendo col classificarsi al 106° posto in Italia su 110 città prese in esame. Un quintultimo posto che ha pressappoco la valenza di una vera e propria catastrofe, dovendo considerare le immense potenzialità intrinseche del capoluogo partenopeo; potenzialità a quanto pare nient’affatto sfruttate da amministrazione locale e cittadinanza.

Ma se Napoli non ride, anche altre città campane non se la passano affatto bene: Caserta è riuscita ad assestarsi addirittura alla posizione numero 108, piazzandosi come terzultima classificata, mentre l’ultima è Vibo Valentia – il peggior posto dove vivere in Italia per qualità della vita, stando all’analisi de Il Sole 24 Ore.

Salerno ha occupato invece la 103° posizione, mentre Avellino la 93° (peggioramento di 12 posti rispetto al posizionamento dell’anno precedente); l’unica a poter tirare un sospiro di sollievo è stata Benevento, che ha saputo issarsi dal 99° all’86° posto.

Ma tra chi non ha preso bene questi dati c’è proprio il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il quale ha affermato che: “Queste statistiche non mi convincono, sono dominate da parametri del consumismo, del denaro e della proprietà privata […] I turisti sono innamorati di Napoli, forse dovremmo chiedere di escluderla da queste statistiche“. Nella fattispecie, il capoluogo della Campania si è classificata penultima in materia di “Demografia, famiglia ed integrazione” ed addirittura ultima nel campo di “Giustizia, sicurezza e reati”.

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