Cina: è boom di cesarei per non perdere l’anno scolastico. Molti i prematuri

Boom di cesarei in Cina entro il primo settembre per non far perdere l'anno scolastico ai nascituri. Sono tantissimi i prematuri per i quali si rischiano serie complicazioni

Cina: è boom di cesarei per non perdere l’anno scolastico. Molti i prematuri

È boom di parti cesarei in Cina per non far perdere l’anno scolastico ai nascituri. Una pratica che si sta diffondendo sempre più e che sta diventando piuttosto preoccupante, soprattutto dal momento che molti dei bambini sono prematuri e rischiano serie complicazioni dopo la nascita.

Tutto questo perché secondo la legge cinese, i piccoli che compiono sei anni prima del primo settembre possono ancora iscriversi alle elementari, mentre quelli nati dopo questa data devono perdere un anno. Per questo motivo, quindi, per evitare che i piccoli possano poi perdere un anno durante il loro percorso formativo vengono fatti nascere prima del primo settembre.

In questo ultimo fine settimana, infatti, nel solo Shenzhen Maternity and Child Healthcare Hospital di Shenzhen, sono stati effettuati 100 cesarei, ben il 60% in più rispetto al solito. A rendere questa pratica particolarmente allarmante il fatto che, pur di far nascere i piccoli entro la data stabilita dalla legge per l’ammissione al primo anno di scuola elementare, molti bambini nascono troppo presto rispetto al termine previsto.

Numeri che hanno dell’incredibile e che non interessano soltanto questo ospedale. Anche allo Shenzhen Far-East Women’s and Children’s Hospital la situazione è simile. I bambini nati a luglio sono stati 500 con un tasso di cesarei di quasi il 50%, che negli ultimi giorni di agosto è salita fino ad oltre il 62%.

Molte infermiere denunciano situazioni di pericolo per i piccoli nascituri, che spesso vengono fatti nascere prima della 37esima settimana di gravidanza e per questo rischiano di avere problemi seri nei primi giorni di vita.

Una pratica, quindi, non soltanto contro natura ma che soprattutto rischia di mettere in pericolo la vita di bambini, che non hanno ancora terminato il periodo di gestazione e di formazione, necessario per venire al mondo in tutta sicurezza e senza correre inutili rischi.

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