Chicago: ragazzo chiede un mese e mezzo di malattia per curarsi dal cancro. Viene licenziato

Un ragazzo è stato licenziato dal ristorante nel quale lavorava per aver chiesto un mese e mezzo di malattia per curare un cancro al cervello. Il giovane adesso ha sconfitto il male ma vuole le scuse pubbliche del suo datore di lavoro. Avviata un'indagine interna

Chicago: ragazzo chiede un mese e mezzo di malattia per curarsi dal cancro. Viene licenziato

Un ragazzo chiede un mese e mezzo di malattia al lavoro per curare il cancro che lo aveva colpito. Viene, però, licenziato.

È una storia incredibile quella che arriva da Chicago, nell’Illinois, dove Jonathan Larson si è visto licenziare dalla propria azienda per aver chiesto un mese e mezzo di malattia. La sua non era poco voglia di andare a lavoro. Lui doveva assentarsi dal lavoro per curare il cancro che l’aveva colpito.

Una diagnosi molto pesante quella di questo ragazzo. Cancro al cervello ed al midollo spinale. Per questo aveva bisogno di tempo per sottoporsi alle cure che potevano salvargli la vita. nonostante questo, però, il ragazzo è stato licenziato.

Tutto questo è successo quasi due anni fa ma adesso il giovane ha deciso di chiedere che il titolare del ristorante nel quale lavorava si scusi con lui pubblicamente. “Gli ho detto che avevo bisogno di tempo libero per curarmi, lui mi ha risposto dicendo che in sei settimane avrebbe assunto qualcun altro. E poi mi ha detto di andarmene in fretta, perché doveva fare delle telefonate” ha raccontato il ragazzo.

Una vicenda davvero incredibile, che sta creando parecchia polemica e soprattutto indignazione vista la precaria condizione di salute di questo ragazzo e la sua lecita richiesta di tempo per potersi curare. Al momento i proprietari della catena a cui appartiene il ristorante dove lavorava il ragazzo non hanno voluto rilasciare delle dichiarazioni, ma hanno aperto un’indagine interna per fare chiarezza.

Il ragazzo adesso è fuori pericolo, ha sconfitto il cancro dopo anni di lotte e di cure, ma vuole vincere anche quella contro i suoi ex datori di lavoro da cui pretende delle scuse formali per avergli chiuso la porta in faccia probabilmente nel momento più triste e buio della sua vita.

Una storia davvero incredibile e paradossale, che purtroppo però non costituisce una novità.

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