Carne bovina infetta sequestrata in 21 province italiane dai Nas

Carne bovina infetta sequestrata in 21 province dove veniva venduta come merce pregiata agli ignari consumatori. In corso le indagini

Carne bovina infetta sequestrata in 21 province italiane dai Nas

Carne bovina infetta sequestrata in tutta Italia. È questa la novità che emerge dalle indagini condotte dai carabinieri dei Nas, durante una complessa operazione per contrastare le frodi alimentari nel nostro Paese.

Grossi quantitativi di carne, infatti, sono state sequestrate perché infetta, sebbene venisse venduta normalmente ai consumatori come carne di ottima qualità, facendola pagare come tale. Gli uomini dei Nas hanno fatto scattare qualche ora fa un blitz, eseguendo ben 78 decreti di perquisizione e di sequestro che hanno interessato tutta l’Italia, da Nord a Sud.

La complessa operazione, denominata “Lio”, è stata condotta nello specifico dagli uomini del Nucleo antisofisticazione e sanità dei carabinieri di Perugia, ma durante le indagini è emerso che le province interessate dalla presenta di carne bovina infetta erano più di 21.

I bovini infetti avevano dei marchi auricolari contraffatti e venivano spacciati di fronte ai consumatori come carne molto pregiata, che veniva quindi pagata come tale dagli ignari consumatori, che invece non sapevano di stare acquistando della carne contaminata.

Il blitz degli uomini del Nas di Perugia, in collaborazione con gli uomini dei distaccamenti delle varie provincie interessate, hanno riguardato le città di Avellino, Arezzo, Foggia, Bari, L’Aquila, Lodi, Latina, Padova, Matera, Perugia, Pistoia, Pesaro Urbino, Ravenna, Potenza, Roma, Rieti, Terni, Siena, Torino, Viterbo e Verona.

Da nord a sud, quindi, la carne bovina infetta veniva venduta tranquillamente nelle macellerie di queste grandi città e delle loro prossime province. Al momento le indagini sono ancora in corso per scoprire bene tutto il traffico dietro alla vendita della carne bovina infetta e per individuare tutti i responsabili di un atto criminale tanto grave, che mette a repentaglio la salute dei consumatori, costretti loro malgrado a consumare della carne infetta, che non dovrebbe essere venduta.

Nelle prossime ore, quindi, potrebbero arrivare dei nuovi aggiornamenti sulla vicenda.

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