Carlo Cani: minatore sardo fannullone. “Vado in pensione senza aver mai lavorato”

Carlo Cani è un ex minatore adesso in pensione, ma in realtà ha lavorato solo pochi giorni. Si inventava, infatti, malattie di ogni genere per evitare di andare in miniera come i suoi colleghi. A raccontare la sua storia lo stesso uomo, che non mostra alcun segno di pentimento. Infuria la polemica

Carlo Cani: minatore sardo fannullone. “Vado in pensione senza aver mai lavorato”

Carlo Cani è un minatore ormai in pensione dopo aver evitato per ben 35 anni di lavorare inventandosi ogni tipo di malanno.

È stato lui stesso ad ammettere, senza mostrare alcun segno di pentimento, la sua storia. Ha alle spalle un passato di minatore per ben 35 anni ma in realtà i giorni in cui ha davvero svolto la sua professione sono stati davvero pochissimi.

Per evitare il duro lavoro di minatore, infatti, Carlo Cani si inventava di tutto. Fingeva le malattie più diverse, problemi respiratori, problemi di deambulazione e persino degli attacchi di panico. Adesso che è andato in pensione ha raccontato tutto quello che ha fatto in questi anni.

La sua storia sta letteralmente indignando l’Italia intera e persino oltre i confini del nostro paese. In un momento, infatti, in cui tantissime persone perdono il proprio posto di lavoro e vorrebbero tanto andare a lavorare, la storia di questo uomo sta facendo parecchio scalpore.

Ad essere particolarmente indignati in particolare i suoi stessi colleghi, gli altri minatori che contrariamente a lui hanno sudato. “Nel 2006 sono andato in pensione con trentacinque anni di anzianità, ma praticamente non ho mai lavorato” dichiara Carlo Cani che spiega anche come è riuscito in questa impresa. “Là sotto stavo troppo male. Sin dall’inizio io e il carbone non abbiamo legato. E allora andavo dai medici, chiedevo cure, capivano, mi accontentavano. Fino alla cassa integrazione. Era il 1993, una liberazione. Poi la mobilitò e addio” conclude l’uomo.

Alle accuse di chi lo definisce un fannullone, però, Carlo Cani risponde secco. “Termina inappropriato. Possiamo dire che alla miniera ho sempre preferito la musica jazz e le corse in salita” ha dichiarato Carlo Cani, che nel mondo del jazz è conosciuto con il soprannome di Charlie Dogs, traducendo in inglese il suo nome di battesimo.

La polemica sulla sua storia, intanto, continua.

Continua a leggere su Fidelity News