Cannabis: trovate sostanze tossiche nella produzione illegale

Trovate tre sostanze tossiche all'interno della cannabis con produzione illegale dannose per la salute dei consumatori, si trovano nelle sostanze da taglio che le mafie utilizzano per aumentare i guadagni

Cannabis: trovate sostanze tossiche nella produzione illegale

Incredibile notizia quella emessa dalla televisione svizzera riguardante la cannabis che ogni giorno sbarca sulle nostre coste italiane, è stato scoperto che la cannabis nella produzione illegale contiene sostanze tossiche come lacca, lana di vetro e piombo.

Un vero pericolo per la salute dei consumatori, infatti attraverso alcune interviste, fatte a coloro che ne fanno uso, è stato scoperto che provoca sintomi di nausea, dolori e difficoltà respiratorie che sopraggiungono dopo aver fumato; inoltre dalle ricerche risultano essere sostanze tossiche presenti all’interno di questa erba che provocano seri danni alla salute delle persone. Queste sostanze vengono utilizzate dallo spaccio illegale soltanto per aumentare il peso dell’erba e quindi aumentare i guadagni economici.

Ricordiamo che in Italia è proibito l’uso e la vendita. A tale notizia è arrivata un’ulteriore conferma di quanto la cannabis sia nociva per la salute pubblica, tanto che il governo italiano ha vietato già da molto tempo l’autocoltivazione e ha imposto una legge severa riguardante il non rivolgersi al mercato illegale.

Questa notizia mette in evidenza che bisogna fare ancora tanto e sopratutto aumentare i controlli in Italia. Che vengano attuati programmi per informare sui rischi reali dell’assunzione di queste tipologie di droghe leggere e divulgare con maggiori informazioni i pericoli che si ritrovano nelle sostanze da taglio che le mafie utilizzano per aumentare i guadagni.

A tal proposito invece è arrivato l’approvazione della commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia per la sperimentazione della produzione di cannabis sul territorio regionale. Una legge che permetterebbe la coltivazione di cannabis su terreni controllati in modo da permettere di diminuire i costi di importazione del medicinale dall’estero.

La legge èstata ideata e proposta dal consigliere regionale Pd Sergio Blasi, che ha spiegato: “Con questa legge, andiamo incontro alle persone che soffrono dando loro la possibilità di usufruire più facilmente di cure palliative. L’obiettivo è fare in modo che anche qui come nei paesi del Nord Europa, la cannabis possa essere prodotta e venduta per fini terapeutici. Perché grazie alla produzione in loco il prezzo del medicinale per il sistema sanitario scenderà di dieci volte”.

Speriamo che si faccia più chiarezza su questa situazione, con maggiori controlli e ricerche approfondite.

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