Calcio italiano in lutto, ci lascia Cesare Maldini

Si è spento questa notte un'icona del calcio italiano, Cesare Maldini, ex giocatore del Milan e allenatore della Nazionale azzurra. Fu il primo italiano a sollevare la Coppa dei Campioni. Ci lascia all'età di 84 anni.

Calcio italiano in lutto, ci lascia Cesare Maldini

Anche per chi di calcio ne mastica poco o nulla, il nome di Cesare Maldini è abbastanza noto. 

Nasceva a Trieste il 5 febbraio del 1932. Il suo esordio avviene nella squadra della Triestina nel 1953 e l’anno dopo è gia capitano della squadra. Nel 1954 entra a far parte della rosa del Milan fino al 1966, dove disputa ben 374 partite, segna 3 goal, vince 4 scudetti, una Coppa Latina.

Nel 1963 è il primo italiano ad alzare sopra la sua testa la Coppa dei Campioni, vinta dal Milan, sotto la guida di Nereo Rocco, battendo il Benfica di Eusèbio a Wembley. Gioca attivamente la sua ultima stagione nel Torino. Ha disputato, inoltre, 14 partite nella Nazionale italiana, la prima il 6 gennaio del 1960 contro la Svizzera in Coppa Internazionale, ha giocato il mondiale del Cile nel 1962 e ha capitanato la nazionale azzurra nella stagione 1962-1963. 

Nel 1967, esaurita la carriera attiva come calciatore, passa in panchina come allenatore, diventando dapprima lo stimatissimo vice allenatore del Milan, dietro Nereo Rocco, per tre stagioni, successivamente guiderà Foggia, Ternana e porterà il Parma dalla Serie C1 alla Serie B. 

Nel decennio 86′-96′ allena la Nazionale under 21 ed alla fine dello stesso anno guida la nazionale. Nel 1999 diventa capo e coordinatore degli osservatori del Milan, nel 2001 diventa temporaneamente direttore tecnico della squadra. Alla fine di quello stesso anno, diventa allenatore del Paraguay, in vista dei mondiali coreani del 2002. Ottiene la qualifica ai mondali di Corea del Sud e Giappone, diventando il più vecchio allenatore della competizione fino ad allora, all’età di 70 anni. 

Il 15 gugno 2002 viene sconfitto dalla Germania agli ottavi di finale e si dimette mettendo fine alla sua carriera di allenatore. Nel 2012 era opinionista sportivo insieme ad Alessandro Altrobelli per Al Jazeera Sport. 

La notizia della sua morte è arrivata nelle prime di ore di questa mattina. Rimarrà uno dei personaggi del calcio più amati e stimati, icona per il Milan, come lo sarà poi il figlio Paolo. I grandi del calcio lo salutano e lo ricordano con affetto sui social. Sarà ricordato per tutto il campionato con un minuto di silenzio ed il suo Milan porterà il lutto al braccio. 

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