Brindisi: malato di tumore licenziato per troppe assenze. Intervengono i sindacati

Un uomo malato di tumore è stato licenziato dall'azienda presso la quale lavorava per le troppe giornate di malattia richieste. Ormai alla fine del suo calvario l'uomo ha richiesto l'intervento dei sindacati per riavere il suo lavoro

Brindisi: malato di tumore licenziato per troppe assenze. Intervengono i sindacati

Un uomo malato di tumore è stato licenziato dalla sua azienda per le troppe assenze per malattia.

Incredibile la motivazione addotta per il licenziamento di un malato di tumore che si assentava dal lavoro per sottoporsi alle cure necessarie per poter guarire.

È successo a Brindisi. Lui si chiama Vincenzo Giunta, ha 48 anni e lavora come guardia giurata. O meglio lavorava dal momento che l’azienda nella quale era dipendente gli ha inviato una lettera in cui lo informava del licenziamento motivando la scelta con le assenze dal lavoro che erano ormai diventate inaccettabili.

“In considerazione delle assenze per malattia dal 20/3/2014 al 24/3/2014, pari a quattro giorni, e dal 16/6/2014 all’1/3/2015 pari a 240 giorni, Le comunichiamo, essendo cessato il suo diritto alla conservazione del posto di lavoro, ai sensi dell’art.2110 c.c. e dell’art. 125 del c.c.n.l. per i dipendenti da istituti di vigilanza privala, la risoluzione del rapporto di lavoro con effetto alla data di ricezione della presente” si legge nella lettera ricevuta dall’uomo.

La richiesta di giorni di assenza per malattia, però, non servivano per un banale raffreddore ma per un tumore, che ha portato quest’uomo a sottoporsi ad una serie di interventi a Milano per cercare di guarire. Solo il terzo intervento ha permesso di asportare definitivamente il tumore dichiarando fuori pericolo l’uomo.

Un vero e proprio calvario ma alla fine la vittoria, ma l’entusiasmo è stato smorzato dalla perdita del lavoro. “Mi sentivo come se avessi segnato il più bel gol del mondo e me l’avessero annullato per un fuorigioco inesistente” ha dichiarato Vincenzo, che adesso dovrà ancora affrontare 20 sedute di radioterapia per sconfiggere definitivamente il tumore che l’ha colpito.

L’uomo, però, non ha intenzione di arrendersi ed ha richiesto l’intervento dei sindacati per trovare una risoluzione del suo caso, nella speranza che un’altra buona notizia possa allietare la vita di quest’uomo, già messo alla prova da una malattia lunga e difficile.

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