Bomba d’acqua in provincia di Belluno: 3 morti certi, diversi i dispersi

Svariate le inondazioni e le frane in tutta la regione che hanno già causato la morte di 3 persone e tante altre ancora disperse. Strade chiuse per allagamenti e detriti, coinvolta anche una ragazzina di 14 anni.

Bomba d’acqua in provincia di Belluno: 3 morti certi, diversi i dispersi

Nella notte tra martedi 4 e mercoledì 5, un violento nubifragio si è abbattuto nella provincia di Belluno. Una frana ha travolto il comune di San Vito Cadore uccidendo 3 persone. La più giovane delle vittime è una ragazzina di circa 14 anni, ma non è ancora stato possibile identificarla; “non è però del paese” ha assicurato il vice sindaco di San Vito. 

Oltre alla giovane vittima, un turista polacco travolto da una bomba d’acqua mentre era in macchina con la moglie salvata poi dai soccorritori. La donna, trovata in stato di ipotermia, pensava che il marito fosse imprigionato nella vettura ma i pompieri avevano già ispezionato l’abitacolo trovandolo vuoto. La vettura in questione era parcheggiata davanti ad una piccola baita vicina ai tracciati delle piste da sci, pochi chilometri sopra il paese. Infine un uomo di 40 anni, sembra anch’egli straniero. Secondo una delle ipotesi al momento in ballo, uno dei due uomini potrebbe essere un parente della ragazzina.

La frana, innescata dall’esondazione del torrente, ha travolto anche un ponticello lungo la pista ciclabile del comune di San Vito. I detriti sono arrivati a ridosso di un’abitazione. La stessa frana ha invaso la statale alemagna, isolando così anche Cortina d’Ampezzo ed ha raggiunto un’abitazione fortunatamente inabitata in quel momento innescando allagamenti e colate di fango in tutta la regione.

Un’altra frana è scesa a valle nella zona Borca di Cadore, dove nel luglio del 2009 era successo un episodio analogo che causò la morte di due persone, madre e figlio, sepolte nella loro baita tra fango e detriti rocciosi, ed una terza si è scaricata invece nei pressi di Auronzo, ricoprendo la strada regionale 48 delle dolomiti. Come sulla Alemagna, anche in questo caso la circolazione è stata bloccata.

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