Blue Whale, dopo Ravenna un nuovo caso a Roma: salvata una ragazza

Una ragazza di Roma, finita nella trappola del suicidio del Blue Whale, è stata tratta in salvo e bloccata in tempo dalla prova suicida, grazie ad un'amica di chat che ha allertato le forze dell'ordine.

Blue Whale, dopo Ravenna un nuovo caso a Roma: salvata una ragazza

Una giovane ragazza di Roma è stata salvata dalle sfide autolesionistiche destinate al suicidio del Blue Whale, grazie alla prontezza di spirito di una coetanea e amica di chat, a cui la ragazza aveva confidato di essere entrata nel gioco, e di avere intenzione di farla finita, che ha allertato in piena notte le forze dell’ordine. 

La giovane romana era già arrivata al ventesimo giorno di sfida. Venti giorni di prove autolesionistiche che avrebbero dovuto avere un epilogo diverso da quello del lancio dall’edificio più alto della città, bensì quello di adagiare la testa sui binari aspettando il passaggio del treno, con all’orecchio una musica macabra e funebre. 

Questo doveva essere – secondo “il conduttore” – l‘epilogo deciso per la giovane romana ma – grazie alla prontezza di spirito di una coetanea ed amica virtuale – non è successo. La giovane, finita nella rete del Blue Whale, sembra confidasse l’esito delle sue prove autolesionistiche ad una 15enne conosciuta in una chat di un social network, a cui inviava anche le foto dei tagli che via via faceva nelle varie parti del corpo. 

Una pratica che, a quanto pare, seguivano anche alcune amiche della ragazza romana, ma che riuscivano a celare bene agli occhi dei genitori, che sembra non si siano mai accorti di nulla.

Solo una telefonata della Polizia, giunta all’alba a casa della ragazza, ha allertato la madre che, incredula, nell’attesa dell’arrivo degli uomini delle forze dell’ordine, ha potuto verificare sul cellulare della figlia quanto le fosse stato detto dai poliziotti. Una storia che è andata a finire bene, ma che poteva avere un esito diverso. 

Continua a leggere su Fidelity News