Bari: prete organizza messa per il boss, ma vescovo annulla tutto

Aveva fatto scalpore l'iniziativa di un prete in provincia di Bari il quale, per onorare la memoria di un boss mafioso, aveva deciso di organizzare una messa in suo onore. Ma la funzione è stata annullata.

Bari: prete organizza messa per il boss, ma vescovo annulla tutto

La messa per il boss non s’ha da fare: è stata questa la decisione del vescovo di Bari-Bitonto, monsignor Cacucci, in merito alla controversa iniziativa del prete di Grumo (Bari), il quale aveva deciso di organizzare una funzione religiosa in memoria del noto boss Rocco Sollecito.

Sollecito era uno dei padrini della criminalità organizzata del capoluogo pugliese, ma era stato ucciso lo scorso maggio in Canada, cosa che aveva provocato non poco sollievo a molti cittadini pugliesi. Non tutti però erano rimasti sollevati nell’apprendere dell’uccisione del mafioso, poiché il sacerdote di Grumo aveva deciso di organizzare una messa in suo onore presso la chiesa madre del paese.

Inizialmente la funzione si sarebbe dovuta svolgere alle 18:30 del pomeriggio di oggi ma la Questura di Bari, per evitare potenziali disordini pubblici, aveva stabilito che la messa si sarebbe dovuta celebrare questa mattina alle 6:00 in forma rigorosamente privata.

Addirittura il prete in questione era arrivato a tappezzare il paese di manifesti ritraenti il boss ucciso, invitando tutta la cittadinanza a partecipare alla messa in suo onore per commemorarne il ricordo; alla stregua di un vero e proprio eroe popolare. La grottesca iniziativa è stata però definitivamente bocciata da monsignor Cacucci, il quale ha fermamente condannato l’operato del sacerdote di Grumo.

Stando al vescovo infatti, la messa per onorare la memoria del defunto boss era stata “presa peraltro in modo arbitrario e senza consultare l’Ordinario Diocesano“, pertanto nessuno aveva concesso al prete del paesino barese l’autorizzazione a procedere. Nella missiva di condanna inviata proprio alla Questura, Cacucci ha definito l’iniziativa un “grave scandalo” per la Chiesa, cosa che ha ineluttabilmente comportato la cancellazione della funzione.

Ma il prete di Grumo non si è dato per vinto, ed è arrivato addirittura a chiedere udienza nientemento che a Papa Francesco per avere l’opportunità di raccontare al mondo quale “grande uomo” fosse stato il boss mafioso Rocco Sollecito, quantomeno stando al giudizio del parroco in questione.

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