Bari, pensionato investito ed ucciso da 23enne drogato

A Bari un pensionato di 76 anni è stato investito da un 23enne senza patente, che guidava ad alta velocità sotto l'effetto di droga. L'assassino è stato accusato di omicidio colposo, guida senza patente e sotto l'effetto di stupefacenti ed omissione di soccorso

Bari, pensionato investito ed ucciso da 23enne drogato

Continua la lunga scia di sangue che continua ad imbrattare le strade della nostra penisola: nonostante il dibattito scatenatosi attorno alla legge che andrà a regolare l’omicidio stradale (punti più caldi, la questione relativa all’ergastolo della patente, invocata a gran voce da alcuni e ritenuta eccessiva da altri), infatti, la guida scriteriata e la mancanza di responsabilità di molti guidatori stanno continuando a mietere vittime in serie.

L’ultima tragedia della strada arriva da Modugno, in provincia di Bari, dove un ragazzo di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Palo del Colle con l’accusa di aver investito ed ucciso un pensionato.

Per il giovane si profilano all’orizzonte le ipotesi di reato di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida senza patente. Con l’ulteriore aggravante della guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope. Perché Vito Ramunno, questo il nome del giovane omicida, non solo era alla guida dell’automobile-killer senza la patente ed a velocità folle, ma era persino sotto l’effetto di stupefacenti.

Così, quando la sua Alfa 156 ha investito il 76enne che stava attraversando via Ciavrello a bordo del suo ciclomotore, ha ritenuto opportuno fuggire immediatamente, lasciando il pensionato a terra agonizzante in un lago di sangue. L’anziano è morto poco più tardi, dopo l’arrivo in ospedale, a seguito delle gravissime lesioni riportate. Curiose le circostanze che hanno permesso ai carabinieri di risalire al killer: quando i militari sono arrivati sul posto, hanno notato un giovane sospetto intento a raccogliere dal manto stradale i resti della carrozzeria dell’automobile.

Ramunno a quel punto è stato scoperto, così si è dato alla fuga nelle campagne circostanti, venendo però placcato ben presto dai carabinieri. Sempre nei pressi della zona è stata trovata anche l’automobile del giovane assassino, che l’aveva nel frattempo data alle fiamme nel tentativo di eliminare ogni traccia dopo aver investito l’anziano. I successivi accertamenti tossicologici hanno evidenziato che il ragazzo era sotto l’effetto di cannabinoidi.

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