Bambina nasce con la sindrome di Down. Condannato il ginecologo

La madre e il padre di una bambina affetta da Sindrome di Down chiedono giustizia per non essere stati informati dal ginecologo sulla salute del feto. La Cassazione interviene con la condanna del medico

Bambina nasce con la sindrome di Down. Condannato il ginecologo

La malasanità continua a colpire, purtroppo, e stavolta un ginecologo viene condannato dalla Cassazione di Mantova, con l’accusa di non aver impostato un corretto rapporto con la sua paziente.

La Cassazione ha preso tale decisione in merito ad una causa durata circa dieci anni e intrapresa nei confronti del ginecologo da parte di una coppia di genitori che non furono avvisati che avrebbero dato alla luce un figlio affetto da sindrome di Down.

Quando i controlli per la gravidanza erano iniziati, la paziente aveva solo 20 anni, era molto giovane e in ottima salute, e il ginecologo ha commeso l’errore di mettere in pratica il suo mestiere con non poca negligenza, infatti non fece fare alla sua paziente ulteriori controlli, oltre quelli basilari, per appurare l’eventuale presenza di malformazioni al feto.

Il medico non consigliò dunque alla ragazza l’amniocentesi né l’analisi dei villi coriali né l’ha informata delle indagini prenatali. Stando alle informazioni rilasciate dal quotidiano La Stampa, i genitori della piccola affetta da sindrome di down, avrebbero deciso di abortire se avessero saputo in anticipo delle malformazioni del bambino.

Ora, dopo la condanna della Cassazione, il processo tornerà in Corte d’Appello per fissare l’entità dell’indennizzo, cosiderando che la donna ha affermato che i sintomi per diagnosticare la sindrome di Down, c’erano, poichè i risultati del bi-test pare testimoniavano un livello di rischio doppio rispetto alla norma.

La donna ha dichiarato che il ginecologo le prescrisse un’ecografia morfologica solo dopo la ventiquattresima settimana di gravidanza, quando ormai non poteva più prendere nessuna decisione in merito alla nascita del figlio.

Nonostante la condanna, la Cassazione ha però ammesso che per legge il ginecologo “non aveva l’obbligo di prescrivere esami approfonditi, dato che non esisteva un rischio specifico”, ma l’accusa verso il medico è di aver sbagliato a prendere una decisione che sarebbe invece spettata ai genitori.

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