Antonio Polese è morto nella notte, addio al boss delle cerimonie

Il boss delle cerimonie non ce l'ha fatta, il cuore di Antonio Polese lo ha tradito nella notte dopo un periodo decisamente triste per la sua famiglia. Dopo la confisca della Sonrisa il lutto colpisce l'intera famiglia.

Antonio Polese è morto nella notte, addio al boss delle cerimonie

Un periodo funesto per la famiglia Polese, e’ morto Antonio Polese, titolare del ristorante La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, situato nella provincia di Napoli, il noto boss delle cerimonie da qualche tempo non era in ottime condizioni di salute, ieri sera era stato ricoverato per scompensi cardiaci nella clinica Pineta Grande, struttura presente sulla costa domiziana. La morte  sopraggiunta nella e la triste notizia del decesso è stata confermata dai familiari.

Don Antonio a tutti meglio noto come “il boss delle cerimonie”, nome datogli dal noto programma televisivo trasmesso dall’emittente televisiva “Real Time” di cui il boss è protagonista. Avvisaglie di malori lo avevano colpito già la settimana passata, quando Antonio Polese, della veneranda età di ottant’anni, aveva fatto degli accertamenti presso la clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Mentre a fine ottobre era stato ricoverato dapprima all’ospedale di Castellammare di Stabia e poi al Monaldi per uno scompenso cardiaco.

Nulla da fare per l’anziano protagonista televisivo, le sue precarie condizioni di salute unite all’età non più giuovane non gli hanno lasciato scampo. La notizia rimpalla tra i social e la comunità in cui vive il boss come tutti i suoi fans sono nello sgomemto. Un periodo decisamente triste per l’intera famiglia Polese, è di poche settimane fa la notizia di guai giudiziari che hanno colpito i suoi membri.

Polese in queste ultime settimane aveva infatti dovuto fronteggiare la dura misura penale della confisca dell’azienda di famiglia. Nella struttura da qualche tempo venivano girate le puntate del reality che ha riscosso un certo successo televisivo, vertente sui riti e le tradizioni dei matrimoni napoletani, o meglio dire meridionali. L’8 novembre fu infatti il Tribunale di Torre Annunziata a mettere i sigilli al lussuoso albergo “La Sonrisa”. Il giudice dette accoglimento alla tesi della Procura secondo cui l’hotel è stato realizzato senza alcuna autorizzazione o meglio in lottizzazione abusiva.

Le indagini e il processo penale hanno portato la moglie e il fratello di “don Antonio”, Rita Greco e Agostino Polese, alle condanne di un anno di reclusione per abusi edilizi. Forse un colpo troppo forte per l’anziano boss.

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