Cambiano le mode, cambiano i costumi della società e in mezzo a tutto questo cambiamento, si è trovato anche un modo diverso per affrontare il dolore causato dalla fine di una storia d’amore.
Sicuramente un sentimento di rabbia verso chi ha deciso di troncare la relazione è normale provarlo, oggi come un tempo. Ma, sempre grazie alla tecnologia della quale disponiamo ultimamente, si possono attuare piani diabolici per vendicarsi.
Ecco che entra in scena un termine sconosciuto fino a pochi anni fa, “Revenge porn”, ossia la vendetta sessuale, il postare foto, video dell’ex sui vari social fino a renderli virali. La cosa inquietante è che spesse volte questi gesti compiuti in un impeto di rabbia possono avere serie e brutte conseguenze, sia per la vittima che per il carnefice. La vittima potrebbe addirittura, come già visto in alcuni casi, arrivare a compiere gesti insani per la vergogna, invece chi pubblica questo tipo di materiale incorre in reati anche a livello penale.
Come si può immaginare, le ragazze sono i soggetti più esposti per questo tipo di vendetta, anche perchè da un’indagine online svolta da Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza risulta che il 17% degli intervistati maschi ritiene sia una cosa normale filmarsi durante il sesso e molti di loro (44%) divulga il video tra gli amici, quasi fosse un trofeo.
Questo fenomeno è la conseguenza di un altro tipo di degenerazione sessuale dei giovani, il sexting, ovvero il filmarsi o fotografarsi durante i rapporti intimi e scambiare il materiale con conoscenti e non, per mettere un po’ di brio nella coppia. Proprio questo materiale poi, spesso e volentieri, è usato per attuare la vendetta.
Viene da pensare che tra i giovanni qualcosa sia andato storto nell’assimilare le basi di una sana e rispettosa vita di coppia.