Allarme meningite: nuovo caso relativo a un bimbo di 4 anni di Busto Arsizio

È stato registrato un nuovo caso di meningite in Italia: stavolta, ad aver contratto il virus è stato un bambino di appena 4 anni di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Sarebbe il 4° caso in Lombardia.

Allarme meningite: nuovo caso relativo a un bimbo di 4 anni di Busto Arsizio

Cresce la paura nei riguardi della meningite, che sembra mietere vittime un pò in tutta Italia. Dopo i recenti casi segnalati in Sicilia e nelle Marche – dove non si sono registrati però decessi – giunge la notizia che, ad un bambino di appena quattro anni di Busto Arsizio, è stato diagnosticato il meningococco di tipo B.

Un altro caso dunque di meningite in Lombardia, che sembra – però – non avere alcun legame con il tipo di meningococco che ha colpito in modo invece letale le due studentesse universitari della Statale di Milano, Alessandra Covezzi e Flavia Roncalli – entrambe appena 24enni – e l’imprenditore bresciano di 59 anni.

A gettare in grande apprensione ed allarme buona parte della popolazione di Busto Arsizio e della provincia di Varese, è anche il fatto che ad essere colpito sia stato un bambino di appena 4 anni, che frequentava con regolarità una delle scuole cittadine. A tutti i bambini della scuola, nonché al corpo insegnante, ai familiari, e agli amici del piccolo, sono state somministrate terapie antibiotiche. Una prassi normale che previene la possibile insorgenza della malattia.

Il bambino è giunto in ospedale con febbre molto alta, dolori muscolari sparsi, rigidità alla nuca, e senso di stordimento. La prontezza dei genitori nel capire che non si trattava di una semplice influenza, ma che c’era qualcosa di più, è stata in questo caso fondamentale per identificare in tempi rapidi la presenza della malattia, anche se non appartenente al tipo C, cioè al ceppo più aggressivo e letale.

Secondo le ultime notizie, il bambino è stato trasportato a Milano, nella Clinica De Marchi, specializzata in questo tipo di casi, e le sue condizioni appaiono stabili, anche se molto gravi. Nel frattempo, la preoccupazione sale tra i genitori degli alunni della scuola “Pontida” di Busto Arsizio, dove andava il bambino, poiché il protocollo non ne prevede la chiusura.

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