Alitalia: vendita o liquidazione, intanto si vola

Poletti: l’Alitalia non verrà nazionalizzato. Sarà l'assemblea dei soci Il 27 aprile ad avviare le procedure di legge dopo il no al referendum. Calenda: Strade percorribili: vendita o liquidazione

Alitalia: vendita o liquidazione, intanto si vola

Alitalia per ora continua a volare, ma l’azienda si è avviata verso il commissariamento. Il consiglio di amministrazione infatti ha “deciso di avviare le procedure previste dalla legge e ha convocato un’assemblea dei soci per il 27 aprile al fine di deliberare sulle stesse. (…) data l’impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione“. I lavoratori, si sono espressi attraverso il referendum e il 67% di loro ha bocciato il preaccordo per il salvataggio dell’azienda.

Il 2 maggio l’assemblea dei soci molto probabilmente avrà una seconda convocazione. Rinviato invece l’incontro del 26 aprile – in cui si doveva fare il punto della situazione – al Ministero dello Sviluppo Economico, la data verrà stabilita dopo gli incontri degli organi deliberanti dell’azienda Alitalia.

Il presidente e amministratore di Etihad Hogan, James Hogan, ha giudicato “profondamente deludente” il risultato del referendum. Secondo Hogan l’Alitalia poteva farcela grazie all’accordo con i sindacati e il supporto dei leader degli stessi sindacati, del management di Alitalia, del Primo Ministro Italiano e dei tre Ministri del Governo, insieme “avrebbero aiutato a mettere il futuro di Alitalia al sicuro”.

Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, intervistato da Sky Tg24, ha confermato che è stata esclusa una nazionalizzazione. “Quello che potevamo fare, abbiamo cercato di farlo ottenendo il miglior risultato possibile in questa fase. Alitalia è un’azienda privata: ora dobbiamo aspettare la decisione degli azionisti, poi siamo pronti ad applicare la legge” perché i lavoratori siano tutelati con gli ammortizzatori.

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ne parla al Tg3, egli afferma che la l’ideale sarebbe poter avere un periodo transitorio di almeno sei mesi in cui poter gestire la vendita totale o parziale, oppure liquidare l’intera azienda Alitalia. Calenda ha parlato anche di un aiuto pubblico che, in questi sei mesi, verrebbe negoziato sotto forma di prestito. Sarà una specie di “ponte finanziario transitorio” che non si deve intendere come “una nazionalizzazione”.

 

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