Agrigento, bimba di 3 anni muore travolta dal televisore

Una bimba di appena tre anni di Campobello di Licata, località in provincia di Agrigento, è stata travolta dal televisore di casa, che ne ha causato il decesso. Sul caso indagano le forze dell'ordine.

Agrigento, bimba di 3 anni muore travolta dal televisore

Una bambina di appena tre anni di Campobello di Licata, località in provincia di Agrigento, è rimasta schiacciata e uccisa dal peso di un vecchio televisore di casa. Nonostante la rapidità dei soccorsi, che hanno portato rapidamente la piccola nel più vicino presidio ospedaliero di Canicattì, per la piccola purtroppo non c’è stato niente da fare.

Aprire e chiudere i cassetti e le ante di un mobile del soggiorno di casa: un gioco banale, che tanti di noi e dei nostri figli hanno fatto nella vita, ma che per la piccola Grace Gattabuia è invece risultato fatale. A determinare il tragico decesso un televisore, uno di quelli grandi e pesanti, di quelli che si usavano tanti anni fa, che funzionava ancora e che la famiglia non aveva voluto o potuto sostituire con quelli al plasma – più leggeri – di nuova generazione.

Una tragedia domestica che ha determinato la fine della piccola che, in un momento di disattenzione della madre, sembra abbia provocato con il continuo aprire e chiudere dei cassetti del mobile del soggiorno, un’oscillazione tale da muovere il pesante apparecchio che le è caduto addosso, provocandole dei traumi letali.

Accortasi della tragedia e dopo aver cercato di rianimare la figlia, la madre ha immediatamente chiamato i soccorsi che sono giunti tempestivamente nell’abitazione della donna; purtroppo, le lesioni riportate dalla piccola ai principali organi vitali erano di tale gravità che fin da subito le sue condizioni sono apparse gravissime.

A nulla è valsa la folle corsa all’ospedale più vicino, cioè quello di Barone Lombardo di Canicattì, dove i medici che hanno accolto la piccola paziente hanno potuto constatare solo il decesso. Sono stati gli stessi medici, dopo l’avvenuto decesso e come da protocollo, ad allartare gli uomini delle forze dell’ordine.

Sul caso si è quindi aperta un’indagine affinchè si accertino le effettive cause e le responsabilità di chi doveva vigilare sulla piccola.

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