Salvatore Scannella, pilota privato di 55 anni originario di Campofranco (CI), stava sorvolando con il suo velivolo biposto la zona di Agrigento per effettuare delle riprese televisive, quando ha urtato accidentalmente i cavi dell’alta tensione, perdendo completamente il controllo del mezzo. L’aereo si è poi schiantato a terra sulla nuova carreggiata della SS640 che, fortunatamente, era ancora chiusa al traffico.
Il testimone dell’incidente, un poliziotto non in servizio in quel momento, ha tentato immediatamente di soccorrere il pilota, ferendosi lievemente ad un braccio, ma senza riuscire nell’intento. Scannella sarebbe morto poco dopo, prima dell’arrivo dell’ambulanza.
L’uomo aveva acquistato il velivolo dalla Guardia Costiera Ausiliaria proprio al fine di effettuare delle riprese aeree delle infrastrutture per conto dell’ANAS. Stava sorvolando la nuova Statale per documentare l’avanzamento dei lavori, in particolare quelli svolti sul viadotto Petrusa, chiuso da più di quattro mesi per inagibilità.
Sono ancora in corso i rilievi per accertare le cause della tragedia e confermare quanto riportato dal testimone; l’inchiesta è stata affidata al Pubblico Ministero della Procura di Agrigento, Salvatore Vella.
L’aereo, un Tecnam Ultra 2000 Rg, era decollato dall’aviosuperficie Villaggio Mosè di Agrigento. Probabilmente, Scannella si è distratto per effettuare le riprese, non prestando la dovuta attenzione agli ostacoli presenti di fronte a lui e andando a scontrarsi con i cavi dell’alta tensione di un elettrodotto.
Purtroppo, quando si ha a che fare con mezzi che richiedono la massima prudenza e accortezza, ogni minima distrazione può essere fatale.
Per fortuna, se così si può dire, la strada su cui è precipitato era chiusa, altrimenti il bilancio delle vittime sarebbe potuto essere peggiore.