Nell’ultimo anno sono già 30 mila i milanesi ad essersi espressi in merito alla donazione degli organi. La nuova modalità di comunicazione della dichiarazione di volontà – resa possibile grazie all’avvio dell’iniziativa “Una scelta in Comune” – è stata un vero e proprio successo.
L’85% dei cittadini maggiorenni che si sono presentati agli sportelli anagrafici del capoluogo lombardo ha dato il proprio consenso all’espianto degli organi in caso di decesso.
L’iniziativa nata al fine di incrementare il numero dei donatori, è stata attuata grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano e l’Aido, l’Associazione Italiana Donatori di Organi. L’ente costituito nel 1973 a Bergamo, si è sempre caratterizzato per la sua attività di sensibilizzazione verso il tema della donazione di organi e tessuti.
Non è quindi un caso se nel 1986 l’Associazione sia stata insignita della medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito dall’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Ma non c’è solo questo. Come ha avuto modo di far presente Maurizio Sardella, presidente Aido sezione Milano, “grazie al lavoro di digitalizzazione svolto dal Comune di Milano, i cittadini, quando devono rifare la carta d’identità, possono scegliere se donare o meno i propri organi. Ecco perché una corretta informazione è fondamentale per arrivare a una scelta consapevole e ponderata”.
Avendo a cuore questo obiettivo, Aido ha voluto donare all’amministrazione comunale 17 monitor che verranno installati nelle sedi anagrafiche milanesi. L’intento è quello di trasmettere una serie di spot di sensibilizzazione al tema della donazione degli organi. In questo modo si potrebbe raggiungere con più facilità una fetta sempre maggiore di quei 125/130 mila cittadini milanesi che ogni anno si mettono in fila per rinnovare la carta di identità.
Attenendosi alle statistiche, la Lombardia con 84 mila consensi è attualmente la seconda regione con il maggior numero di donatori. In prima posizione troviamo l’Emilia Romagna con 86 mila consensi.
A livello nazionale sono invece 415 mila le adesioni complessive. Annualmente a fronte di una lista d’attesa di 9.000 malati, i trapianti effettuati sono circa 3.000; 500 sono invece le persone che muoiono in attesa di ricevere un organo.