17enne litiga con il fratello e lo uccide a coltellate, arrestato

Il delitto è scaturito dopo una banale discussione vicino all'officina del padre. La vittima è Marco M., 22 anni, morto a causa di tre colpi di fendente al torace. L'assassino ha confessato, si è costituito

17enne litiga con il fratello e lo uccide a coltellate, arrestato

Un feroce omicidio è stato commesso venerdì sera a Monteparano, nel Tarantino: a uccidere è stato un ragazzo di 17 anni, incensurato, che ha tolto la vita al fratello di 22 anni, Marco Mancanella. Il ragazzo ha accoltellato il fratello in seguito a un banale litigio avvenuto poco prima, nei pressi dell’officina di proprietà del padre. Il giovane, non sapendo cosa fare ma consapevole di non poter sfuggire alla cattura, si è costituito durante la notte ai Carabinieri e ha confessato l’omicidio. Il fratello ferito era stato portato dalla famiglia all’ospedale San Marco di Grottaglie, ma è morto poco dopo per i gravi colpi inferti nel corpo. I tre fendenti che avevano colpito il suo torace erano stati mortali.

La lite che era scaturita tra i due fratelli era stata sentita dal padre, Pietro Mancarella, ma l’uomo non aveva dato troppo peso al litigio, pensando che dopo poco sarebbe passato. Improvvisamente però non aveva sentito più nulla, e si era insospettito: era andato a vedere e aveva scoperto la tragedia. Il figlio di 22 anni era accasciato a terra, morente, mentre l’altro non c’era, era scappato. Qualche ora dopo, era stato il padre dei ragazzi a comunicare su Facebook la morte del figlio, mentre il 17enne ancora non si faceva sentire.

Ben presto il ragazzo però si è reso conto che fuggire non gli sarebbe servito a nulla e così si è consegnato alla Polizia. Il litigio era nato per futili motivi, uguale a tante altre volte in cui i due fratelli litigavano. La differenza questa volta però è stata che il 17enne ha estratto un coltello e ha colpito a morte il fratello, che purtroppo ci ha rimesso la pelle. Era ancora buio quando il ragazzo si è presentato ai Carabinieri di San Giorgio Jonico, dove finalmente ha confessato il delitto. Il ragazzo ha parlato alla presenza del suo avvocato e ha subito un interrogatorio da parte di Silvia Nastasia, sostituto procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Taranto. Il 17enne ha ammesso le sue responsabilità e poi è stato trasferito nel Centro Penitenziario Minorile di Taranto. La famiglia ha dovuto sopportare il dolore del figlio morto e quello del figlio carcerato. 

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