14enne di Monza si lancia dal balcone mentre i genitori ancora dormono

Un 14enne in provincia di Monza si è lanciato dal balcone mentre i genitori ancora dormivano ed erano ignari del fatto. A trovare il corpo del giovane una passante. Sconosciuti i motivi del gesto

14enne di Monza si lancia dal balcone mentre i genitori ancora dormono

Monza. Un ragazzo di 14 anni di Veduggio, cittadina in provincia di Monza, è morto all’alba di mercoledì 19 febbraio dopo essersi lanciato nel vuoto dal balcone di casa sua, posto al quarto piano di una palazzina sita in Via Montello, 9.

Il folle gesto si è compiuto alle prime luci del giorno, quando i genitori del ragazzo stavano ancora dormendo ed erano del tutto ignari del fatto. Per il ragazzo non c’è stato assolutamente nulla da fare, la morte è avvenuta sul colpo.

A scoprire l’accaduto è stata una passante che si stava recando al lavoro e si è imbattuta nel corpo senza vita del ragazzo ed ha chiamato subito i soccorsi, anche se purtroppo si è potuto soltanto constatare il decesso del giovane. Anche i carabinieri della compagnia di Seregno, accorsi subito sul posto, non hanno potuto far altro che prendere atto della dinamica del suicidio che non lascia spazio a dubbi. A non convincere ancora sono, invece, i motivi che hanno portato un ragazzo di soli 14 anni a pensare di farla finita ed a mettere in pratica un piano così tremendo, senza peraltro lasciare neanche una riga per i genitori o per gli amici alla quale potersi appigliare per trovare una motivazione a quanto è successo.

Si continua ad indagare, ovviamente, sulla vita del ragazzo alla ricerca di un perchè. Si sospetta che ci potrebbe essere un forte malessere o un disagio vissuto all’interno dell’ambiente familiare alla base del gesto, ma al momento si tratta soltanto di illazioni tutte da verificare.

Si tratta dell’ennesimo caso di suicidio da parte di ragazzi, di adolescenti che credono che non ci sia altra via di fuga se non la morte. Spesso per motivi di omofobia, per il mancato coraggio di confessare il proprio disagio, spesso per problemi di bullismo o per razzismo ma quali che siano i motivi sta di fatto che sono avvenimenti che si verificano troppo di frequente ultimamente. La speranza per il futuro è che ci possa essere maggiore dialogo all’interno delle famiglie e degli ambienti scolastici per permettere ai giovani di esprimere con disinvoltura il loro disagio ed affrontare in maniera diversa qualsiasi problema.

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