Totò: 50 anni dalla morte del principe della risata

Ricorrono i cinquanta anni dalla scomparsa del Principe Antonio de Curtis, in arte Totò, straordinario interprete dello spettacolo comico teatrale e cinematografico italiano.

Totò: 50 anni dalla morte del principe della risata

Il 15 aprile di 50 anni fa moriva Antonio De Curtis, in arte Totò, principe della risata italiana.

50 anni fa, Napoli tutta andò ad omaggiarlo di un ultimo saluto, a dirgli grazie per averla onorata. Perche’, come disse nell’omelia funebre l’amico e collega Nino Taranto “…perchè sei riuscito dal palcoscenico della tua vita a scrollarle di dosso quella cappa di malinconia che l’avvolge. Tu amico hai fatto sorridere la tua città, sei stato grande, le hai dato la gioia (…) Addio Totò, addio amico mio. Napoli, questa tua Napoli affranta dal dolore, vuole farti sapere che sei stato uno dei suoi figli migliori e non ti scorderà mai”.

E Napoli, e l’Italia intera, davvero non l’anno scordato mai. Tante, infatti, le manifestazioni in sua memoria ed in suo onore. Al rione sanità, dove nacque, hanno innaugurato un enorme monolite a sancire la sua presenza che resta indelebile.

Dall’università Federico II è arrivata la laurea Honoris Causa in discipline dello spettacolo consegnata alla nipote. I giocatori del Napoli calcio si sono resi interpreti di alcune delle più famose battute del grande comico.
Una troupe itinerante ha riproposto alcune delle scene dei suoi film divenuti immortali, come per esempio la vendita della Fontana di Trevi “Totò truffa-1962”.

Gli attori della compagnia di Toni Servillo hanno riproposto, invece, l’indimenticabile gag milanese di “Totò, Peppino e la malafemmina”.

Infine hanno anche riproposto per le strade l’indimenticabile “‘O Pazzariello” dell’oro di Napoli di Vittorio De Sica. Un tripudio di onori e gloria meritati e dovuti.

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