The pills sbarcano al cinema con "Sempre meglio che lavorare"

Prodotto da Eat Movie e distribuito da Medusa Film arriva al cinema "Sempre meglio che lavorare", il film del giovane ed irriverente gruppo artistico "The Pills", che prima del cinema ha trovato la fortuna nel web

The pills sbarcano al cinema con "Sempre meglio che lavorare"

La favola in bianco e nero comincia circa tre anni fa, quando tre giovani e creativi artisti romani Luca Vecchi, Matteo Corradini e Luigi di Capua mettono su, forse un po’ per gioco, una web serie caricandola su un canale youtube. Sono i The Pills e da lì a poco il successo li avrebbe travolti.

Iniziano da piccoli sketch sul web, quasi tutti in bianco e nero e quasi tutti ambientati in una casa di Roma. Sketch di pochi minuti (da cui il nome The pills, pillole) che li rendono subito virali. Tra gli episodi più popolari nella rete si annoverano L’amore ai tempi dell’Erasmus, Il codice da vinci, Il piano perfetto (Fenomenologia) del sabato sera, Fabio Volo, La puntata di Natale, La Banda de Roma Sud, La sottile linea ADSL, Le solite scuse e, il migliore di tutti, Le colline hanno le Hogan.

Geniali ed irriverenti, in molti hanno cercato di imitarli invano. Difficile eguagliare gli alti livelli di originalità e freschezza del trio nostrano, sia in regia che in sceneggiatura; senza contare la recitazione. Nessuno di loro infatti è attore, ma forse ciò che li aiuta a recitare egregiamente è il ricoprire il ruolo di se stessi.

E così, sull’onda del successo, i The Pills sbarcano al cinema e il countdown scade oggi. E’ uscito infatti il loro primo vero film da grande schermo Sempre meglio che lavorare, prodotto da Eat Movie e distribuito da Medusa Film in tutti i circuiti, interamente girato in bianco e nero. Nel film reciteranno in diversi ruoli anche l’attore italo-americano Giancarlo Esposito, il cantante Gianni Morandi nel ruolo di se stesso e Francesca Reggiani, nel ruolo della madre di Matteo.

La trama? Questa è un estratto di quella ufficiale: “I The Pills. Luigi, Matteo e Luca si conoscono dall’infanzia, hanno quasi trent’anni e nessuna intenzione di prendersi sul serio. Da anni sono paladini di una battaglia ideologica: immobilismo post-adolescenziale costi quel che costi. Ma il lavoro è un nemico duro, che colpisce alle spalle e cerca di farti crescere quando meno te lo aspetti. E allora bisogna essere disposti a tutto pur di salvarsi. Disposti a qualunque cosa“.

Insomma, i The Pills convivono benissimo con la loro sindrome di Peter Pan, a dispetto dei coetanei sempre piĂą frustrati.

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